“Sono qui per garantire una collaborazione per l’accertamento della verità”. Lo ha affermato Roberto Maroni ai Pm, nel corso dell’interrogatorio in Procura a Milano, a cui ha chiesto di sottoporsi che indagano sui fondi della Lega.’Non vogliamo nascondere nulla. “La sensazione è che qualcuno abbia approfittato della buonafede di Umberto Bossi per favorire se stesso o altre persone. La Lega, ha aggiunto, é pronta a costituirsi parte civile in un eventuale processo. Rosi Mauro ancora non ha deciso se dimettersi o meno”, ha aggiunto
Per la Lega, codice etico come legge. “Questa indagine ha svelato una violazione del nostro codice etico che per noi è altrettanto importante come il rispetto della legge”. Lo ha detto Roberto Maroni in Procura a Milano al termine dell’incontro con i magistrati che indagano sui fondi della Lega. L’ex ministro Maroni, rispondendo ad alcune domande dei cronisti, a proposito del fatto che l’inchiesta avrebbe svelato, a suo dire, “una violazione del nostro codice etico”, ha aggiunto “il fatto che i militanti fanno fatica a tenere aperte le sedi e vedono che i soldi sono stati mandati in Tanzania invece che a Malnate, è una cosa che non accettano e non sopportano”. “Da qui – ha sottolineato – é venuta la reazione proprio perché c’é un solo indagato per reati che non so se saranno accertati o no, ma ci interessa poco”. “Quello che ha dato fastidio – ha proseguito Maroni – e che ha determinato la reazione e la richiesta di pulizia con le scope di ieri sera a Bergamo è la sensazione che qualcuno ha approfittato della buona fede di Umberto Bossi per favorire se stesso, invece che il movimento politico, e quindi è una violazione del codice etico”. “Il procuratore ha detto che ci farà avere un elenco di documenti che a loro servono e che noi daremo immediatamente”. Lo ha detto ai cronisti l’ex ministro Roberto Maroni uscendo dalla stanza del procuratore aggiunto Alfredo Robledo, il coordinatore dell’indagine sui fondi della Lega. Maroni ha ribadito la ‘piena e leale collaborazione’. Qualunque richiesta verrà fatta – ha aggiunto – sarà immediatamente soddisfatta”.
Intanto, è stata convocata per giovedì alle 16 una nuova riunione del Consiglio federale della Lega, la terza in dieci giorni, per decidere della data del Congresso federale del Carroccio e discutere delle eventuali espulsioni di dirigenti leghisti a seguito delll’inchiesta giudiziaria che ha scosso il movimento.
Schifani sostituirà Mauro in Aula al Senato. “Fino a quando ci sarà la necessità di salvaguardare il decoro del Senato, Schifani presiederàl’Aula di palazzo Madama al posto del vicepresidente Rosy Mauro” . Lo rende noto la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, al termine della capigruppo. “Tutti i gruppi hanno apprezzato la decisione del presidente”, ha aggiunto ribadendo che “il Pd chiederà che la vicepresidente Mauro rassegni le sue dimissioni”.