Su Marte ci sono molecole organiche e il metano nell’atmosfera varia ciclicamente: mai come adesso il pianeta rosso sembra avere tutti i requisiti per avere ospitato la vita e forse per accoglierla ancora. I dati, inviati a Terra dalla missione Curiosity della Nasa, sono pubblicati su Science e non sono ancora la prova della vita, ma indicano una forte probabilita’ che tre miliardi e mezzo di anni fa su Marte ci fossero i requisiti per ospitarla.
Marte – ha detto la Nasa presentando i dati del rover Curiosity – avrebbe potuto ospitare la vita in passato. Sono tempi entusiasmanti – ha detto Chris Webster, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, nella diretta online – Guardiamo con speranza al futuro, in cerca di ulteriori risultati. Ci vorrà ancora del tempo prima di capire se l’origine del metano è biologica.
Le molecole organiche contengono elementi comunemente associati alla vita, ma che possono essere associate anche a processi non biologici, rilevano gli esperti della Nasa. Si tratta di carbonio, idrogeno e forse anche ossigeno. Con queste scoperte Marte ci sta dicendo di mantenere la rotta e di continuare a cercare evidenze della vita, ha detto Thomas Zurbuchen, a capo del Direttorato della Nasa per le missioni scientifiche. Sono fiducioso che le prossime missioni ci daranno scoperte ancora più mozzafiato sul pianeta rosso.
Quello che è certo è che se la materia organica è stata trovata vicino alla superficie di un ambiente ostile come quello marziano, aumentano moltissimo le probabilità di trovarla nel sottosuolo: una speranza enorme per la missione ExoMars 2020 di Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Russia, che perforerà il suolo marziano fino a due metri di profondità. Nello stesso numero di Science il gruppo del Jet Propulsione Laboratory (Jpl) della Nasa coordinato da Christopher Webster descrive le prime oscillazioni nel livello del metano.
Il metano nell’atmosfera marziana era stato scoperto nel 2004 dalla missione Mars Express, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e fin da allora ci si era chiesti da dove provenisse questo gas, considerato una delle fondamentali spia della vita. Si pensava che la scoperta di eventuali variazioni stagionali avrebbe potuto essere la spia di una sorgente ancora attiva sul pianeta rosso.