Per la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma si torna a Caracalla dopo la parentesi del Circo Massimo e si compie di nuovo il miracolo della suggestione in uno scenario unico al mondo. L’opera in cartellone è MASS “A Theatre Piece for Singers, Players and Dancers” di Leonard Bernstein alla sua prima volta italiana in forma scenica. Con la regia di Damiano Michieletto e la direzione di Diego Matheuz, le coreografie di Sasha Riva e Simone Repele, le scene di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti.
Il componimento inizia con un brano registrato che pian piano si trasforma fino ad arrivare ad una cacofonia di voci e percussioni, interrotta bruscamente da un accordo consonante e pacificatore che segna l’ingresso del protagonista, il Celebrante con la confortante melodia di “Simple Song”. Molto credibile nel ruolo Markus Werba, il baritono austriaco mostra calda sicurezza vocale e grandi doti interpretative, particolarmente toccante l’esecuzione del brano “Our Father”.
Lo stesso autore dichiarò in alcune interviste di aver scritto un pezzo teatrale su una Messa che non può essere eseguito in una chiesa come una Messa, rimanendo comunque un lavoro profondamente religioso. “È una Messa in teatro. In quel teatro è come se uno assistesse o partecipasse alla Messa a vari livelli. C’è anche un sottotesto che consiste in ciò che potrebbe accadere nella mente di chi assiste durante quella Messa”La scena vede la presenza ingombrante di tre grosse gru, mezzi che permetteranno di erigere un mastodontico e angosciante muro di divisione che sarà di volta in volta occasione di racconto, dalla simbolica crocifissione del protagonista alla rinascita riconciliante della rottura. I colori assecondano sia gli animi che la narrazione, il bianco degli sposi e il nero della croceDamiano Michieletto racconta di un muro che separa una stessa comunità in cerca di spiritualità, quel muro paradossalmente divide ciò che invece vuole essere una condivisione e proprio sulle macerie di quel muro ci sarà la prospettiva della speranza. Si raccontano le guerre con sequele di luoghi, date e distanze proiettati sul muro fresco di cemento e si auspica la pace, quella donata dall’Agnello e quella desiderata dai popoli del mondo.
Sono centinaia gli interpreti in scena, il Coro e il Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, lo Street People Chorus e i solisti di “Fabbrica” Young Artist Program, buonissimi gli interventi di Marianna Mappa, Irene Savignano, Arturo Espinosa e Alessandro Della Morte.
Molto interessante inoltre vedere come la danza all’interno dell’opera sia stata considerata aspetto fondamentale, attraverso il movimento le coreografie di Repele e Riva riescono a comunicare ed ampliare l’effetto delle scene e di quanto si sta esprimendo, nei momenti di insieme l’effetto è grandiosoUno spettacolo di rara esecuzione, non convenzionale, contemporaneo, da non perdere. Ultima replica martedì 5 luglio alle ore 21.00
Musica Leonard Bernstein
A Theatre Piece for Singers, Players and Dancers
testo di Leonard Bernstein versi e testi aggiuntivi di Stephen Schwartz
Prima rappresentazione assoluta, John F. Kennedy Center for the performing arts, Washington D.C., 8 settembre 1971
DIRETTORE Diego Matheuz
REGIA Damiano Michieletto
MAESTRO DEL CORO ROBERTO GABBIANI | COREOGRAFIA SASHA RIVA E SIMONE REPELE | SCENE PAOLO FANTIN |COSTUMI CARLA TETI | LUCI ALESSANDRO CARLETTI | VIDEO FILIPPO ROSSI
IL CELEBRANTE MARKUS WERBA
STREET PEOPLE CHORUS | ORCHESTRA, CORO E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA con la partecipazione di “Fabbrica” Young Artist Program e della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
Con sovratitoli in italiano e inglese
Prima rappresentazione: venerdì 1° luglio, ore 21.00
Repliche: domenica 3 luglio, ore 21.00 – Martedì 5 luglio, ore 21.00
Ph. @fabrizio.sansoni
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Loredana Margheriti