Con il gran premio del Brasile è calato il sipario sul campionato mondiale di formula uno. Come da abitudine si tracciano i primi bilanci. Titolo piloti e costruttori, la Red Bull ha fatto incetta al banchetto con le altre scuderie a guardare e da lontano. La Ferrari ? Eterna seconda. Alonso a tre punti da Vettel nel campionato piloti e a sessanta dalla scuderia austro-inglese. Meglio della Mc Laren che ha perso Hamilton ma non è bastato alla rossa per lasciare il segno. E’ anche vero che l’affidabilità delle due monoposto italiane è risultata più che buona se si calcola che solo due volte lo spagnolo non ha concluso la gara ed in entrambe le volte a causa di un incidente provocato da altri. Webber più volte ha avuto problemi di affidabilità, lo stesso dicasi per Vettel ma il tedesco è stato capace di resistere ad ogni avversità. Peccato, tre punti sono davvero pochi e bastava qualche errore di meno, soprattutto in tema di strategia dai box, per ritrovarsi davanti alle Red Bull. Non pensateci nemmeno. Massa non va in alcun caso sul banco degli imputati. La differenza di punti dallo spagnolo è anche frutto di strategie che la Ferrari “custodisce” da tempo immemore in quanto è l’unica scuderia che si vanta di avere un primo ed un secondo pilota e se quest’ultimo fa meno della metà di punti della prima guida non è solo per demerito suo. Felipe è uno che da l’anima e non sempre è stato supportato da una macchina competitiva. Nel 2015 dovrebbe arrivare Vettel ? La rossa si smentirebbe con due piloti sullo stesso livello per ritrovarsi con i problemi che hanno avuto Red Bull e Mc Laren con gli antagonismi tra Button ed Hamilton e Webber e Vettel ? Tutto è possibile ma che non si pensi che Massa ha e volentieri fatto sempre gli interessi della scuderia e del suo compagno Alonso.
Michele Pisani