È Massimo Bernardi, 40 anni, trentino, il nuovo direttore del MUSE – Museo delle Scienze di Trento. La nomina è stata formalizzata oggi con un provvedimento della Giunta provinciale a firma del presidente Maurizio Fugatti, a conclusione di una procedura di selezione avviata nel maggio scorso.
Si congratula per la nomina assieme al presidente anche la vicepresidente e assessore alla cultura Francesca Gerosa “per un incarico prestigioso conferito al termine di un percorso che ha visto la partecipazione di 26 candidati, che ha consentito di individuare le migliori competenze per la gestione di una realtà museale tra le più importanti del panorama trentino e nazionale”. “Riponiamo la massima fiducia nel direttore Bernardi, al quale formuliamo i migliori auguri per l’avvio di questa nuova sfida professionale”, hanno commentato Fugatti e Gerosa. Così la vicepresidente Gerosa: “Auspico che con il rinnovo museale di quest’anno che ha visto la nomina del nuovo Presidente prof. Stefano Bruno Galli e ora del nuovo direttore, il MUSE possa vivere una nuova stagione di grandi successi”.
La nomina di Bernardi è il risultato di una ultima selezione che ha ristretto il numero di candidati a quattro. A tutti era richiesta un’esperienza professionale con svolgimento di funzioni dirigenziali in amministrazioni pubbliche o in aziende pubbliche o private per almeno un quinquennio e un curriculum, corredato da pubblicazioni scientifiche, che attestasse esperienza nella gestione dei rapporti con la comunità scientifica e museale nazionale e internazionale, oltre ad aver operato con strumenti e metodi della ricerca scientifica sui temi della natura, della scienza e del futuro sostenibile.
Massimo Bernardi, che ha ottenuto una valutazione “eccellente”, si è laureato a Padova ed ha conseguito il dottorato di ricerca a Bristol (UK). È attualmente docente universitario in Comunicazione scientifica presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e precedentemente di altre discipline nell’ambito delle Scienze naturali presso le Università di Padova e Milano. Nel corso della sua carriera vanta numerose collaborazioni internazionali (in Tanzania, Etiopia e Panama), nazionali e locali, in particolare nel sistema museale regionale. Componente dell’Osservatorio Faunistico della Provincia autonoma di Trento, dal 2021 alla guida dell’Ufficio ricerca e collezioni museali del MUSE. Già funzionario conservatore per la paleontologia, curatore di numerosissimi progetti espositivi e tecnico delle collezioni paleontologiche presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, ha partecipato a gruppi di lavoro ministeriali per la riattivazione degli strumenti di tutela per i beni paleontologici ed è membro di diversi Collegi e comitati accademici, oltre ad avere una sterminata bibliografia come autore di pubblicazioni scientifiche nel campo della museologia e antropocene, della conservazione e valorizzazione del patrimonio, della biologia, della paleontologia e della macroevoluzione, affiancata da contributi divulgativi e di editoria scolastica ed educativa.