Sono riunite per questa esposizione oltre cento opere con alcuni capolavori assoluti, per la prima volta in Italia, provenienti dai più prestigiosi musei europei e americani, Tate, MET, MoMa, Pompidou, Orangerie, Philadelphia, Washington, con un eccezionale contributo del Museo Pushkin di Mosca e dell’Ermitage di San Pietroburgo le cui collezioni matissiane sono tra le più ricche e prestigiose al mondo. Proposta dalle Scuderie del Quirinale, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo, la mostra Matisse, visitabile fino al 21 giugno prossimo. Ester Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi Labrusse e Olivier Berggruen, ne è la curatrice .L’artista francese Henri Matisse (1869-1954), con primitiva raffinatezza, assorbe la variopinta anima orientale che con i suoi i suoi colori e i preziosi ricami artigianali lo ha affascinato fin dai tempi delle grandi mostre nella Parigi inizio XX secolo. Le icone russe, il mondo bizantino, le tecniche ricche di cromatismi dell’arte e dei manufatti orientali, le decorazioni, le ceramiche e i tappeti diventano per l’artista francese il leitmotiv di una profonda esplorazione sulla pittura e sull’estetica del colore e della linea. A seguito di una grave appendicite, Matisse si dedica alla pittura, frequentando come allievo dal 1893 l’atelier del pittore simbolista Gustave Moreau. Il percorso espositivo delle Scuderie debutta con la grandiosa tela “Calle, Gigli, Iris e Mimose“, una natura morta che preannuncia i cromatismi magici dell’azzurro e del verde e prosegue con i quadri che si ispirano al primitivismo. Segni stilizzati e colori scuri diventano protagonisti come nel Ritratto di Yvonne Landsberg, L’Italiana, la Ragazza con copricapo persiano e le Tre sorelle.Ramo di Pruno su fondo verde e Fruttiera ed edera in fiore segnalano la fascinazione nipponica mentre i colori più brillanti dell’universo Mediterraneo prorompono nell’incantevole Zorah sulla terrazza e Marocchino in verde, nei sbalorditivi paesaggi come Pervinche – Giardino marocchino, L’albero presso il laghetto di Trivaux e La Palma. Poi è il momento delle modelle e delle odalische distese, sedute o in piedi dai lineamenti armoniosamente provocanti e dai tessuti arabescati, Odalisca blu, Due modelle che si riposano, tele abbinate ai sofisticati disegni di nudi e profili femminili, e ancora lo straordinario Paravento moresco, il passionale Nudo in poltrona, pianta verde.