Matrimoni combinati tra poveri e migranti per entrare in Italia: indaga l’Antiterrorismo

ROMA. Matrimoni combinati tra italiani indigenti e immigrati, per il rilascio del permesso di soggiorno. E’ quanto emerge a Roma, nell’ambito di una vicenda sulla quale indaga l’Antiterrorismo, per scongiurare il rischio di infiltrazioni terroristiche attraverso il sistema delle nozze di comodo. Gli sposi italiani vengono reclutati in mense per poveri e edifici occupati a Roma.
La Sezione Antiterrorismo della Digos di Roma conferma all’Ansa di aver avviato indagini sulla vicenda. Recentemente, due giorni dopo l’attentato al Cairo dello scorso 11 luglio, all’organizzazione clandestina sarebbero arrivate due richieste urgenti con offerte di pagamento raddoppiate, in particolare quelle di un siriano, che ha concluso la trattativa mentre era in attesa nel deserto. In generale, le tariffe pagate dagli stessi immigrati alla rete clandestina che combina i matrimoni sono di alcune migliaia di euro. Alla futura sposa italiana viene fornito un biglietto aereo per l’Egitto, dove vengono celebrate le nozze, spesso prima con rito religioso copto o cattolico, poi avviene la registrazione del matrimonio nel Paese di origine e in Italia.

Circa Alessandro Moschini

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