Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona nell’atrio della stazione di Bologna dove il 2 agosto del 1980 esplose la bomba che causò la strage. il capo dello Stato oggi ricorda le vittime delle stragi di Ustica e del 2 agosto 1980, nell’anno del quarantesimo anniversario. Dopo Pertini, è il primo capo dello Stato presente alle commemorazioni.
“Dopo il gesto di omaggio alla lapide che ricorda le vittime della barbarie degli stragisti vi sono poche parole da poter pronunciare: dolore, ricordo, verità”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in stazione a Bologna per rendere omaggio alla lapide che ricorda i caduti nella sala d’aspetto dove esplose la bomba il 2 agosto 1980.
L’omelia di Zuppi: ‘Mandanti stragi protetti da ombre e complicità’ – “La memoria ci fa provare, anche, l’acuta e insopportabile ingiustizia della mancanza di verità, amara, perché memoria anche di delusioni, di ritardi, di opacità spesso senza volto e senza nome, di promesse non mantenute, di mandanti – che ci sono – protetti dall’ombra di quelle che sono vere e proprie complicità”. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, in un passaggio dell’omelia per la messa in suffragio delle vittime delle Stragi di Ustica e di Bologna, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
LA DIRETTA della visita del Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella andrà successivamente in stazione a rendere omaggio alla lapide che ricorda i caduti nella sala d’aspetto della stazione dove esplose la bomba che uccise 85 persone e ne ferì 200. A seguire, sarà al Museo della memoria di Ustica, dove è conservato il relitto dell’aereo DC9 Bologna-Palermo che si inabissò il 27 giugno 1980, con 81 vittime.
DIRETTA
C’è un nuovo tassello nella drammatica pagina della Strage di Bologna, ossia l’intercettazione del neofascista Carlo Maria Maggi, agli atti dell’inchiesta.
Si tratta di un’intercettazione ambientale proprio in casa di Maggi la sera del 18 gennaio 1996. In televisione si parla della tragedia di Ustica, Carlo Maria Maggi parla con i familiari e si dice certo che la strage di Bologna l’hanno fatta Mambro e Fioravanti. E parlando di Giusva riferisce che ‘intanto lui ha i soldi‘. Per Maggi, come riferito da la ‘Repubblica’, Ustica è stato un episodio da ricondurre alla guerra fredda, la strage di Bologna un tentativo di confondere le acque.
iA quarant’anni dalla tragedia siamo ancora di fronte a una pagina di storia con troppi punti interrogativi. Le indagini avrebbero portato ai nomi dei mandanti e degli esecutori della strage. Licio Gelli, capo della P2 e Umberto Ortolani sarebbero stati i finanziatori della strage.