Per le concessioni agli ambulanti, contenute nella legge sulla Concorrenza, il Capo dello Stato ravvisa “rilevanti perplessità di ordine costituzionale”.
Lo fa con una lettera inviata alla premier Giorgia Meloni e ai presidenti delle Camere, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, all’atto della promulgazione della norma, firmata soltanto, puntualizza, perché rappresenta uno dei traguardi del Pnrr e come tale investita della massima urgenza.
Mattarella stila un lungo elenco, molto tecnico, di incongruenze, lamentando che la legge è basata su una concezione tale da premiare l’esistente, garantendo chi ha già.
Ciò è avvenuto “introducendo nel commercio su aree pubbliche la proroga automatica della concessioni in essere, per un periodo lungo”. Il periodo lungo è di dodici anni. “Una proroga eccessiva e sproporzionata”, bacchetta il Quirinale. Con “l’incongruenza di prevedere una proroga automatica per quelle in essere (dodici anni, appunto) rispetto a quelle delle nuove concessioni”.
È un bacino elettorale della destra, che il governo ha voluto proteggere, in stridente contrasto con i principi “più volte ribaditi”, dalla Corte di Giustizia, dalla Consulta, dalla giustizia amministrativa, dal Garante della concorrenza. Una chiusura autarchica. Indifferente al mercato e alla concorrenza, tipica dei sovranisti nostrani.
Mattarella li invita a rimetterci mano. La legge così com’è è in contrasto con le regole europee, “perché i criteri per il rilascio di nuove concessioni finiscono per favorire i concessionari uscenti”. Sotto accusa è l’articolo 11. “Con una disposizione di cui non sono chiare la ratio e l’impatto le concessioni non interessate ai procedimenti di rinnovo sono automaticamente prorogate sino al 31 dicembre 2025”.
Ora al Colle si aspettano, “a breve”, una modifica. E c’è già una prima risposta, di sfida: “Lega impegnata, come da anni anche in questi giorni, per garantire diritti e futuro alle migliaia di lavoratori e imprenditori del commercio ambulante e del settore balneare. Non ci arrendiamo a chi, nel nome dell’Europa, ha provato a svendere lavoro e sacrifici di migliaia di italiani”.