“In ogni ambito libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti, con chi punta a creare opposizioni dissennate fra le identità, con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare e con chi limita il pluralismo”. E’ questo il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale in occasione del concerto per il corpo diplomatico che apre le celebrazioni della Festa della Repubblica.
“I valori della civiltà e delle culture di ogni popolo – ha sottolineato il Capo dello Stato – contrastano in modo radicale con quella deriva e fanno, invece, appello a salde fondamenta di umanità, per confidare nel progresso. Per quanto ci riguarda, in questo anno, cinquecentesimo dalla morte di Leonardo Da Vinci, avvertiamo in modo ancora più esigente questa prospettiva. Abbiamo bisogno di praticare attenzione e rispetto reciproco, nella libertà e nella legalità internazionale, per avanzare sulla strada del progresso, con il dinamismo che contrassegna il mondo contemporaneo in cui viviamo”.
Per Sergio Mattarella per superare i contrasti e promuovere “il mutuo interesse nella comunità internazionale” c’è soltanto la via della collaborazione e del dialogo”. Dunque, seguendo il pensiero del Presidente della Repubblica, bisogna praticare il rispetto reciproco. E questo deve avvenire “nella libertà e nella legalità internazionale per avanzare nella strada del progresso con il dinamismo che contrassegna il mondo contemporaneo in cui viviamo”.
Il Capo dello Stato ricorda anche la festa del 2 giugno che rappresenta un appuntamento importante per la libertà e la democrazia. “Il 2 giugno è festa degli italiani e il simbolo del ritrovamento della libertà e democrazia – aggiunge il presidente della Repubblica -. E’ un appuntamento che rinsalda da parte dei cittadini la loro adesione leale e il loro sostegno all’ordinamento repubblicano nella sua articolazione, allo stesso tempo unitaria e rispettosa delle autonomie sociali e territoriali”.