Sergio Mattarella ha deciso di non concedere la grazia a Walter Onichini.
Il presidente della Repubblica ha rigettato la sua domanda di richiesta di libertà anticipata presentata il 17 novembre del 2021, dall’allora moglie, al magistrato di sorveglianza.
Il 22 luglio di dieci anni fa, Onichini è finito a processo per tentato omicidio dopo aver aperto il fuoco contro un ladro entrato furtivamente nella sua abitazione di Legnaro, in provincia di Padova.
La vicenda giudiziaria si è conclusa con una condanna in via definitiva a quattro anni di carcere.
Lo scorso 23 gennaio, dopo 19 mesi di reclusione, Onichini ha potuto raggiungere la sua famiglia nell’abitazione di Camponogara, in provincia di Venezia, con l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Oltre a impegnarsi nel volontariato, è stato deciso che l’uomo può lavorare nella macelleria della sorella, ma dalle 22 alle 6 del mattino ha l’obbligo di non uscire da casa. Inoltre non gli è concesso di oltrepassare i confini della regione Veneto.
A sostenere Onichini in passato ci sono stati anche l’attuale ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e la premier in carica Giorgia Meloni.