Mancano otto mesi all’elezione del prossimo presidente della Repubblica ed è già cominciata la corsa al Colle, con i partiti che continuano a muoversi per studiare le mosse per individuare il successore di Sergio Mattarella. In realtà c’è un passaggio prioritario che non va affatto dato per scontato: mancano poco più di 40 giorni all’inizio del semestre bianco, ovvero il periodo in cui il capo dello Stato – praticamente giunto agli ultimi mesi del suo mandato – non potrà sciogliere le Camere per indire nuove elezioni Politiche.
Rispondendo alle domande di alcuni ragazzi in una scuola primaria di Roma, il presidente Mattarella sembrerebbe essersi praticamente sfilato dalla corsa: ‘Tra otto mesi il mio incarico termina. Come sapete, l’incarico di presidente della Repubblica dura sette anni: io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi’. Con una battuta il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha spiegato ai bambini dell’Istituto comprensivo Fiume Giallo-Scuola primaria Geronimo Stilton di Roma, dove si è recato per la presentazione dell’ottava edizione de ‘Il mio diario’, l’agenda scolastica della polizia di Stato, il senso istituzionale del suo alto incarico. Entrando in una classe, il capo dello Stato alla domanda di un bambino ha risposto: ‘Quando mi è stato chiesto se ero disposto ad essere eletto mi sono preoccupato perché conoscevo quanto impegnativo e faticoso fosse il compito di Presidente. Ma due cose mi aiutano: ho chiamato intorno a me collaboratori molto bravi che mi aiutano e l’altra è che in Italia in base alla Costituzione non c’è solo un organo che decide ma tanti e le decisioni sono distribuite tra tanti organi e persone. Molte decisioni le prende il governo, altre il Parlamento e il presidente della Repubblica le deve seguire e conoscere tutte per eventualmente intervenire e dare suggerimenti, quindi il lavoro è impegnativo ma tra qualche mese il mio incarico termina e potrò riposarmi’.
Si guarda già all’inizio del 2022: chi approderà al Quirinale?
Il centrodestra, seppur con i distinguo di Fratelli d’Italia, vorrebbe puntare su Mario Draghi. Vi è un ragionamento di fondo: la nomina dell’attuale premier al Colle significherebbe la caduta del governo, con conseguenti elezioni nazionali a inizio 2022. E con questo quadro politico, il centrodestra viene visto come assoluto favorito per la vittoria nel Paese.
‘Febbraio è lontano, ora ci sono altre emergenze. Noi non abbiamo candidati nostri, come è giusto che sia, per il Quirinale. Certo, se il presidente Draghi si volesse proporre, avrebbe il nostro convinto sostegno’, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini.
Il centrosinistra, il Movimento 5 Stelle e Partito democratico continuano a sperare in una rielezione di Mattarella, blindando Draghi fino al 2023, per sottoporsi al giudizio dei cittadini con la speranza di ottenere la maggioranza in Parlamento. Cosa, al momento, altamente improbabile.