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Matterella attende. Sa che la crisi non è stata evitata del tutto. I dioscuri Gialloverdi non sono più quelli di una volta e l’estate è entrata nel pieno. Non è un dettaglio climatico: il tempo massimo per sciogliere le camere è fissato nel 15 luglio. Poco più di un mese, quindi, a disposizione di Salvini per decidere se staccare o meno la spina. Il leghista ha in mano il pallino del gioco ma appare indeciso. Di Maio è pronto a tutto, ma non sta a lui dettare i tempi. Mattarella osserva e intanto prepara la carta di riserva: il governo tecnico. Un esecutivo a tempo. sette/otto mesi al massimo che dovrebbe traghettare l’Italia aldilà delle tempeste finanziarie. Soprattutto dovrebbe firmare la prossima legge di bilancio. Quella lacrime e sangue. Una manovra che richiede, secondo gli esperti l’aumento dell’Iva e il taglio di almeno una delle due misure simbolo del governo del cambiamento.
