Matteo Fabbri, lo studente genio che ha lasciato la scuola: “Ero un problema”

Arriva da Ferrara la storia di un giovane studente, Matteo Fabbri, che ha abbandonato il liceo al terzo anno per un motivo molto particolare: la plusdotazione, ovvero una capacità cognitiva eccezionalmente superiore alla norma. Intervistato dal quotidiano Repubblica, il ragazzo ha ripercorso la sua storia e le difficoltà incontrate a scuola a causa della sua sterminata intelligenza, che gli ha procurato non pochi problemi. “Ero stato affossato come persona” racconta.

Matteo Fabbri, lo studente-genio ritiratosi da scuola: “Ero stato affossato”

Il fenomeno della plusdotazione nelle scuole italiane è piuttosto ricorrente e se ne ha testimonianza nella storia di Matteo Fabbri, giovane studente di Ferrara. Il ragazzo ha raccontato, nel corso di una lunga intervista rilasciata a Repubblica, di aver incontrato numerosi problemi a scuola a causa della sua eccezionale intelligenza, superiore alla norma. Uno studente-genio a tutti gli effetti, ma che si è ritrovato isolato nel contesto scolastico, sia dai compagni di classe sia dai professori.

“Essere troppo intelligenti era un problema“: Matteo Fabbri avrebbe ricevuto proprio queste parole durante il suo percorso a scuola, al Liceo Classico Ariosto di Ferrara, che abbandonò alla fine del terzo anno. I primi problemi sono sorti con la convivenza in aula al fianco dei suoi compagni: “Ho iniziato a subire atti di bullismo“. E anche con i professori il rapporto non è stato affatto semplice. Era un genio incompreso e la sua spiccata intelligenza è diventata (paradossalmente) un problema anche per loro: “Hanno cominciato a non considerarmi più”.

Matteo Fabbri lamenta le difficoltà patite a scuola spiegando: “Ero stato affossato come persona da un sistema scolastico che non era fatto per chi è come me”.

Matteo Fabbri: il percorso di studi dopo il liceo e il suo prezioso insegnamento

Le difficoltà riscontrate al liceo hanno portato Matteo Fabbri a prendere una drastica ed importante decisione: abbandonare il Classico alla fine del terzo anno. Una scelta forse azzardata ma che, con lo scorrere del tempo, ha dato i suoi frutti. Ha infatti iniziato a studiare come autodidatta superando in maniera brillante la Maturità con 95, un risultato a dir poco eccezionale per uno studente esterno.

Dopo il liceo e il conseguimento della Maturità, Matteo Fabbri ha intrapreso un ricco percorso universitario. Ha conseguito la Laurea Triennale in Filosofia a Bologna e la Laurea Magistrale alla Normale di Pisa. Ma non solo: ha anche conseguito un Master of Science in Social Science of the Internet a Oxford e, in questo momento, sta facendo il dottorato in Cyber Security.

Una carriera universitaria ormai ben avviata e che gli sta portando enormi soddisfazioni, ma sono ancora fresche le ferite riportate durante gli anni del liceo: “In classe sei schiacciato dall’uniformità, ma gli studenti non sono tutti uguali, c’è chi fa fatica e chi come me vuole accelerare. La didattica dovrebbe essere personalizzata”. Il giovane ritiene infatti che, al giorno d’oggi, ancora non si valorizzino gli studenti in base al merito. E la sua storia insegna che, attraverso insegnamenti personalizzati in base alle specifiche capacità cognitive di ogni studente, chiunque possa sentirsi integrato e dare il meglio di sé.

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