Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 23-02-2015 - Roma - Italia Cronaca Iniziativa di Paddypower "Cambiamo gli schemi". Nella foto Ignazio Marino Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 23-02-2015 - Rome - Italy News Press conference of Paddypower "Cambiamo gli schemi". In the pic Ignazio Marino

Matteo Orfini: ‘Non mi scuso con Ignazio Marino’

 La Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna a due anni di reclusione nei confronti dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino “perchè il fatto non sussiste”. Marino, assolto in primo grado e condannato in appello, era accusato di peculato e falso per la vicenda degli scontrini delle cene di rappresentanza quando era sindaco della capitale.

La notizia del verdetto di assoluzione pronunciato dalla Cassazione, che chiude una vicenda durata quasi quattro anni, gli arriva mentre è a Città del Messico, in attesa di intervenire a un congresso. La mente del chirurgo torna subito a quei lunghissimi giorni d’autunno nel 2015, che posero fine prematuramente alla sua esperienza di sindaco di Roma. E che lo hanno costretto a difendersi da accuse come peculato e falso, per gli ormai famigerati scontrini di alcune cene consumate mentre era primo cittadino della Capitale. Lui che ha sempre rivendicato di essere «una persona onesta», colpita da «una condanna politica» e da un errore che «per fortuna è stato riparato dalla Cassazione». Una vicenda che, rimarca, ha causato «una ferita per la democrazia che non si rimargina».

L’assoluzione «è un sollievo ma non posso affermare di essere allegro. Penso infatti a tutte le persone, familiari, amici, compagni di sogni e progetti che hanno sofferto con me, e per me, in questi anni», ha poi scritto sul suo profilo

“Alcuni, compreso qualche dirigente del Pd, mi chiedono di scusarmi per la scelta di avere sfiduciato Ignazio Marino. Ovviamente non credo di doverlo fare, perché quella scelta l’ho assunta spiegando fin dal primo momento che non era legata all’inchiesta. Marino non era adeguato a quel ruolo, stava amministrando male Roma, la città era un disastro”. Così Matteo Orfini, che durante l’era Marino era commissario del Pd di Roma, in un post su Facebook. “Provai per un anno ad aiutarlo, troverete decine di dichiarazioni dell’ex sindaco che lo riconosceva. Difesi l’indifendibile, compresa la scelta di rimanere in vacanza in alcuni dei momenti più delicati della vita della città. Misi me stesso a sua protezione per più di un anno, rispondendo personalmente di ogni problema della città” e “non bastò perché errori e atteggiamento del sindaco non cambiarono. E Roma ne pagava le conseguenze”, scrive Orfini. “Molti obiettano che quella scelta ha portato alla vittoria della Raggi e il disastro attuale. Per carità, ognuno può interpretare a piacimento il nesso di causa effetto. Dal mio punto di vista, la Raggi l’ha portata il disastro amministrativo prodotto da Marino e una inchiesta – Mafia capitale – che sconvolse la città e il Pd. Possiamo far finta che tutto questo non c’entri ma non sarà strillando bugie che cancelleremo la verità”.

Arianna Manzi

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