Matteo Renzi  a ruota libera  da Bruno  Vespa in Masseria

Matteo Renzi  in Masseria di Bruno Vespa, che  ha chiuso i battenti con i ministri dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, della Cultura Gennaro Sangiuliano e del Lavoro Marina Calderone, con il viceministro leghista Edoardo Rixi e il governatore toscano Eugenio Giani.

Il leader di Iv annuncia la sua candidatura e prevede quella di Arianna Meloni e non di Giorgia, sulla quale si scatena: ‘È la più grande influencer. Liquida la questione personale con Twitter, fa foto in aereo con la figlia. C’è da un anno e mezzo ma sembra sempre appena arrivata.  È in Parlamento da quanto lo è Pomicino, ma  ha un’incoltura costituzionale. Non ha portato bene a Polonia e Ungheria. In Sardegna ha scelto uno dei suoi che sul braccio ha la scritta ‘Trux’. Non arriveranno alla riforma Costituzionale. Giorgia Meloni ha umiliato Salvini. I dc dicevano: un errore da non fare mai. Quindi credo che la prossima coppia che esploderà saranno i Melonez’.

Il paragone di Matteo Renzi tra Meloni-Salvini e Ferragni-Fedez è ironico: ‘Ci hanno raccontato che dureranno 30 anni, e vedo Meloni che dice ‘non farò la fine di Renzi’. Le auguro di fare qualche riforma intanto, ma la mia impressione è che dopo Francesco e Ilary e dopo Chiara e Federico, la prossima coppia che scoppia è quella di Giorgia e Matteo. I Melonez sono sul punto della rottura’.

‘Sono entusiasta di essere con voi, ci tenevo ad esserci per un fatto politico e umano. Quando una combattente come Emma Bonino ha la forza e la tenacia di rimettersi in campo su questa battaglia ci vuole un riconoscimento personale e di gratitudine. Ma sono qui per dare una risposta di natura politica a una domanda semplice: questa lista la volete fare sì o no? C’è una domanda secca: siete disponibili a fare una lista che abbia il riferimento agli Stati Uniti d’Europa? A nome persone e di Italia viva rispondo che noi ci siamo’,  dice Renzi: ‘Poi non basta la nostra risposta, lo sappiamo. Dobbiamo avere la franchezza di dire le cose come stanno fino in fondo: noi ci siamo, disponibili a fare i passi indietro che servono, disponibili a dare una mano per tutto ciò che possiamo fare. Ma il punto centrale è che dobbiamo anche essere altrettanto chiari: ove questa prospettiva decidiate di non portarla avanti con noi vi rispetteremo profondamente. Non è necessario andare d’accordo su tutto, noi comunque la nostra battaglia la faremo, la faremo speriamo con voi e mai contro di voi perché l’aggressione con accuse personali è tipico di un atteggiamento giustiziata para-grillino, non adatto alla storia dei liberl-democratici. Noi siamo pronti a votare una lista con il logo Stati Uniti d’Europa. Se deciderete di fare un accordo con Azione o con altri, ove Azione non voglia presentarsi mettendo un diritto di veto abbastanza inspiegabile dal punto di vista politico ma assolutamente rispettabile. Se deciderete di stare con Azione avrete il nostro rispetto, se deciderete di stare col Pd allo stesso modo, se deciderete di andare da solo lo stesso’.

Alla Masseria ‘invernale’, organizzata da Comin and partners, la ministra Calderone anticipa la proposta di ‘reintrodurre il reato di interposizione illecita di manodopera’. Il ministro Sangiuliano annuncia l’individuazione a Roma dell’area destinata al Museo delle Foibe; e l’apertura, il 7 dicembre, di Palazzo Citterio a Milano: ‘Sarà una Brera 2’. La presidente Ania Farina invita tutti il 23 aprile a un evento sull’intelligenza artificiale etica.

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