Matteo Renzi all’attacco: la previsione sul futuro del Conte Bis

Il fondatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi è tornato a parlare del futuro del governo Conte Bis, e non solo, nel corso di una lunga intervista concessa a ‘La Stampa’, in cui non ha risparmiato frecciate agli alleati di governo del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico. Sul reddito di cittadinanza, Renzi ha detto: “Che il reddito di cittadinanza sia un sussidio che non funziona, lo dice la Guardia di Finanza, ma oramai lo stanno capendo tutti. E’  un errore dei populisti, che volevano sconfiggere la povertà.  I populisti dovevano far sparire la povertà ma hanno fatto sparire solo la crescita. Ma io credo che non occorra aver fretta, bisogna lasciare ai 5 stelle il tempo di metabolizzare il cambiamento. Ma al tempo stesso è arrivato il momento di cambiare quel meccanismo. Con un’altra politica: al Sud bisogna aprire cantieri, anziché continuare a dare sussidi. M5s funzionava in campagna elettorale, le bugie esplodono alla prova di governo. Il sogno di rappresentare l’alternativa populista al sistema tradizionale è fallito’.

Nel corso della sua intervista Renzi ha parlato anche della riforma della prescrizione. “L’abolizione della prescrizione è un obbrobrio. O il guardasigilli Bonafede capisce che deve cambiare approccio, oppure saremo molto presto costretti a votare assieme a Forza Italia: in Senato c’è già una maggioranza favorevole al ritorno alla normativa voluta a suo tempo dal ministro Andrea Orlando”.

Nella fase conclusiva dell’intervista a la Stampa, Matteo Renzi ha parlato della durata del governo senza escludere che possa cadere prima del termine della legislatura in corso. “Tutta la partita oggi è in mano al Governo e alle forze politiche della maggioranza: se sono seri e lucidi, si fa un programma serio e si arriva al 2023. Piano Shock, riduzione tasse, investimenti sulla famiglia. Meno populismo, più cantieri. Lo saranno? Non so, al momento direi che c’è il 50% di possibilità di arrivare fino in fondo”.

Questo il pensiero di Renzi sul premier Conte: “Quando ho sentito il Presidente del Consiglio spiegare che in questi mesi ha dovuto rimediare ai disastri fatti dal Governo precedente, ho molto apprezzato. Mi pare un sussulto di consapevolezza tardivo ma realistico. Adesso si tratta di capire se il Conte 2 sia davvero cambiato rispetto al Conte 1“.

Infine, il leader Iv ha commentato le dichiarazioni di Nicola Zingaretti, che ha definito Giuseppe Conte “un punto di riferimento di tutte le forze progressiste”.

Questo il punto di vista di Renzi: “Ho molto rispetto per il Pd. Se Zingaretti ha fatto questa scelta, avrà avuto i suoi motivi. Io non polemizzo né con Nicola né con Conte. Se pensano che Conte possa essere il riferimento del mondo progressista, prendo atto. Per noi non è così: è il premier d’emergenza, di una situazione d’ emergenza. Stiamo tutti cercando di aiutarlo e dargli una mano. Ma abbiamo idee diverse sul futuro“.

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