Matteo Salvini e il suo rapporto altalenante con Giorgia Meloni

Matteo Salvini è considerato da tempo una mina vagante all’interno della maggioranza che mette in difficoltà la premier su alcune scelte fatte in politica estera, ma  questa lettura non lo trova d’accordo: ‘Ci hanno chiesto di governare per cinque anni e governeremo per cinque anni. Con Giorgia mi trovo benissimo, è molto brava e sta lavorando con grande impegno e ottimi risultati. Mi auguro che tutte le forze di centrodestra possano trovare una convergenza per contrastare l’Europa a trazione socialista, eco-fanatica, filo-cinese e filo-islamica, tutto tasse, sbarchi e nuova democrazia. Von der Leyen e compagnia stanno purtroppo confermando un atteggiamento arrogante: il loro patto con gli estremisti verdi è pericoloso, ma non giudico eventuali scelte degli alleati’.

È stato poi parlando con Italia Report Usa che Salvini ha sgombrato il campo dall’idea ciò che avviene a Bruxelles possa avere ripercussioni su Roma con particolare riferimento alla nascita dell’eurogruppo Patrioti. ‘Assolutamente nessuna ripercussione sul governo dalla scelta fatta dalla Lega di aderire al nuovo gruppo. Eravamo già su posizioni diverse con le altre forze di maggioranza prima delle elezioni europee e continuiamo ad esserlo. C’è una parte del governo che sostiene il bis di von der Leyen con i socialisti: secondo me la Commissione uscente ha fatto danni gravi, quindi è evidente che non possiamo sostenerla, ma per quel che riguarda il governo italiano ‘hic manebimus optime’. Ci hanno chiesto di governare per 5 anni e governeremo per 5 anni al meglio delle nostre possibilità. Per le dinamiche di potere di Bruxelles che  cercano di ignorare il voto che c’è stato per il Parlamento europeo’.

L’esito delle elezioni in Francia e la nascita del gruppo dei Patrioti al Parlamento europeo hanno scatenato sinistra e certi osservatori nostrani sulle ripercussioni che le due circostanze avrebbero sul governo italiano e in particolare su Giorgia Meloni che osserva: ‘La lettura della sconfitta del Rassemblement National mi sembra semplicistica: nessuno può cantare vittoria. C’erano tre schieramenti, nessuno dei tre schieramenti è in grado di governare da solo e all’interno di alcuni di questi schieramenti ci sono differenze molto evidenti, quindi vedremo che cosa accadrà. Il risultato del ballottaggio è che nessuno ha vinto le elezioni e il Rassemblement National per paradosso è quello che guadagna più seggi. La formazione del governo non sarà facile, ma non sono dinamiche che mi competono. Per esperienza personale dico che è più facile governare quando si condividono delle idee piuttosto che quando si condivide un nemico, ma non mi infilo nelle dinamiche degli altri. Noi eravamo abituati a un tempo in cui l’Italia aveva un governo molto instabile in un’Europa che aveva governi molto solidi, oggi vediamo un’Italia con un governo molto solido in un’Europa in cui ci sono governi meno stabili del nostro e questo deve renderci orgogliosi’, ha detto la presidente del Consiglio, che rispondendo a una domanda sulla nascita del gruppo dei Patrioti ha spiegato che ‘l’idea di un gruppo filo-putiniano mi sembra più una ricostruzione da osservatori’.

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