Matteo Salvini e le novità del Codice della Strada

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge relativo alla riforma del Codice della Strada, confermando il pacchetto di novità di cui, nei giorni scorsi, si era a lungo discusso sul disegno di legge.

Il testo è stato approvato nella riunione avvenuta il pomeriggio del 27 giugno, dando il via all’iter parlamentare che porterebbe alla conversione in legge entro l’autunno del 2023. Le novità riguardano, tra le altre, la revoca della patente per i recidivi che guidano sotto l’effetto di sostante alteranti, l’assicurazione per i monopattini e il riordino degli autovelox.

Uno dei temi più importanti della riforma del Codice della Strada è quello della tolleranza zero sull’utilizzo di alcol e droghe alla guida: il provvedimento prevede il ritiro della patente il ritiro della patente fino a tre anni per chi è recidivo nella guida sotto effetto di queste sostanze con l’introduzione del divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici e l’obbligo, per gli stessi, di installare il cosiddetto “alcolock”, che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero: si tratta di un misuratore già adottato in diversi Paesi Ue.

Nel disegno di legge sono stati confermati gli interventi che riguardano i monopattini elettrici, su tutti l’obbligatorietà di indossare il casco alla guida di questi mezzi. Il testo, inoltre, prevede che i monopattini elettrici siano dotati di un codice identificativo, quindi una targa, e siano coperti dall’assicurazione. Per chi circola senza assicurazione è prevista una sanzione da 100 a 400 euro, mentre per chiunque circoli con un monopattino privo di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote viene comminata una multa da 200 a 800 euro.

Sul fronte dei monopattini la riforma del Codice della Strada introduce e anche le luci obbligatorie e vieta la loro circolazione al di fuori dei centri urbani. I veicoli a noleggio, inoltre, dovranno essere dotati di un dispositivo in grado di disattivare il funzionamento in maniera automatica qualora uscissero dalle aree permesse.

Il testo della riforma del Codice della Strada contempla anche delle novità relative agli autovelox: il progetto prevede di uniformare le apparecchiature di rivelazione della velocità a livello nazionale, e di rivedere i criteri di collocazione delle postazioni, così che il loro utilizzo sia destinato soprattutto al miglioramento della sicurezza per tutti gli utenti della strada.

In arrivo una stretta per alcuni comportamenti pericolosi alla guida, su tutti l’uso del telefono: la riforma non terrà più conto dell’anzianità del guidatore. Chi viene sorpreso a guidare con il cellulare si vedrà sospendere la patente, sia da neopatentato che da guidatore esperto.

“Non sarà più possibile posizionare autovelox col limite che improvvisamente scende da 90 a 50 km/h per fare cassa – ha spiegato Salvini – si lavorerà per mettere ordine nella giungla degli autovelox con un’omologazione nazionale per evitare gli autovelox fai da te che vengono piazzati per fare cassa come Comune, questo non sarà più possibile”.

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