Oltre 250 fra imprenditori, rappresentanti delle attività produttive ed esponenti di organizzazioni di categoria siciliani hanno incontrato in videoconferenza il leader della Lega Matteo Salvini, attraverso la piattaforma zoom. L’incontro, organizzato su impulso del segretario regionale della Lega in Sicilia, senatore Stefano Candiani, è servito per ascoltare dalla viva voce di chi subisce ogni giorno le gravi difficoltà economiche dovute all’emergenza coronavirus, le criticità della cosiddetta “fase due” e l’insufficienza delle misure fino ad ora previste dal governo Conte rispetto alle specifiche esigenze delle diverse categorie produttive. Una crisi, che in Sicilia risulta ulteriormente aggravata, tenuto conto della situazione dell’Isola e della necessità di provvedimenti mirati per salvare l’economia dei principali settori produttivi: istanze e richieste che la Lega farà proprie, traducendole in proposte politiche mirate ai vari settori.
All’affollata riunione in video, durata circa quattro ore – durante la quale sono intervenuti anche il senatore ed ex ministro con delega al Turismo Gian Marco Centinaio, il deputato, pescatore professionista e membro della Commissione agricoltura Lorenzo Viviani e il vicesegretario nazionale della Lega Andrea Crippa – hanno preso parte, fra gli altri, agricoltori siciliani, pescatori di diverse marinerie dell’Isola, allevatori, commercianti al dettaglio, proprietari di bar e ristoranti, di torrefazioni, parrucchieri e titolari di centri estetici, albergatori e operatori turistici, titolari di stabilimenti balneari, imprenditori del settore agroalimentare, di quello nautico, toelettatori per animali, autotrasportatori, produttori vinicoli, artigiani, costruttori, florovivaisti, manager del settore farmaceutico, proprietari di agenzie di vendita e noleggio autovetture, di disbrigo pratiche automobilistiche, di agenzie di viaggi, di palestre e centri sportivi, rappresentanti di varie associazioni di categoria e di molti altri comparti.
“L’obiettivo – ha sottolineato Matteo Salvini, intervenendo all’incontro – è di trasformare in proposte normative le richieste che arrivano dai vari settori produttivi. Fino ad oggi confesso che abbiamo agito in maniera composta ed educata, ma l’ascolto in termini concreti da parte del governo nazionale è stato pari a zero, e come si è intuito dalla conferenza stampa di domenica, più che alla fase due ci prepariamo a una fase meno uno. Per noi l’obiettivo è che quell’Italia che non si è ammalata di virus non si ammali di fame, perché questo è ciò che sta avvenendo per interi settori produttivi. Un obiettivo che tutto il mondo dell’impresa pone come priorità anche in Sicilia è “burocrazia zero”: occorre una strategia totalmente diversa da quella seguita fino ad ora dal governo, che vada in questa direzione, dando un’enorme lezione di libertà e di liberalismo, altrimenti non ne usciamo, perché se i soldi arriveranno a luglio o ad agosto sarà troppo tardi”.
“La riapertura in sicurezza dei settori che sono in grado di garantire la tutela sanitaria e le distanze – ha proseguito il leader della Lega – come stanno adottando altre nazioni, è necessaria, anche perché alcune forme di mercato una volta perse non le recuperiamo più. Anche per queste ragioni, resteremo in parlamento a oltranza, per tutto il tempo necessario, giorno e notte”.
“Pretendiamo dal governo Conte risposte certe e non proclami, come quelli ascoltati fino a poche ore fa – ha detto il segretario regionale della Lega in Sicilia, Stefano Candiani – perché i problemi della Sicilia e di tutta l’Italia sono problemi seri e il Paese che lavora va considerato. Il governo dia risposte sulle riaperture in sicurezza con i soldi che le imprese si aspettano per tornare a lavorare e con quanto occorre per far ripartire tutti i settori e fugare le incertezze di gran parte delle categorie produttive. La Lega chiede che, laddove siano garantite le condizioni di sicurezza, si riapra per rimettere il Paese in funzione, altrimenti la parte di chi lavora si restringerà sempre di più e i costi che derivano da questa gravissima crisi, aumenteranno a dismisura”.
“La Lega darà battaglia – ha aggiunto Candiani – perché le ragioni che arrivano dal mondo produttivo entrino nella zucca di questo governo, non con provvedimenti tampone come quelli presi fino ad ora. La buona pazienza e la buona volontà che sta mettendo chi lavora non ha eguali, ma prendere provvedimenti in ritardo significa condannare a morte le nostre imprese. Dalla Lega ci sarà massima determinazione perché nessuno resti indietro”.
Presenti, fra i tantissimi intervenuti, l’industriale del settore dolciario Giuseppe Condorelli; il presidente della Sac Aeroporto di Catania e Componente della giunta nazionale di Confagricoltura, Sandro Gambuzza; il presidente regionale di Confcommercio e provinciale di Federalberghi Agrigento, Francesco Picarella; il presidente di Ance Sicilia, Santo Cutrone; il presidente regionale della Federazione italiana scuole materne, Dario Cangialosi; il presidente nazionale pescatori marittimi professionali Fabio Micalizzi; il segretario regionale Assobalneari Luca Maimone; il presidente regionale FIPET/CIDEC, Federazione italiana pubblici esercizi e turismo, Roberto Tudisco; il vicepresidente della Piccola Impresa di Confindustria Palermo e di Sicindustria e imprenditore agroalimentare, Annibale Chiriaco; il presidente di Pmi Sicilia Roberto Biscotto; il vicepresidente della Consulta regionale autotrasporto Salvatore Bella; il direttore generale nazionale UAAMI, Unione artistica acconciatori misti italiani, Vincenzo Tallarico; il vicepresidente vicario di FIPE Sicilia (Federazione italiana piccoli esercenti) Antonio Cottone.
Alla riunione con i settori produttivi hanno partecipato anche i deputati europei, nazionali, i parlamentari regionali siciliani della Lega in collegamento dall’Ars e i nove commissari provinciali del Carroccio in Sicilia.