Matteo Salvini manifesta la sua contrarietà sul nome di Bertolaso candidato a sindaco di Roma e la questione nel centrodestra diviene molto accesa. Salvini, quindi, non lo vuole come candidato ma Bertolaso sogna il Campidoglio e non molla: ‘Roma è una città terremotata, bombardata in cui si vive con difficoltà. Chi la ricostituisce? C’è chi fa polemica e chi si è gettato a lavorare. Io ci ho messo la faccia e ho un curriculum. Gli altri?’, ed affida questa domanda alle telecamere di Repubblica Tv. Due parole, un’espressione infelice pronunciata a poco più di 40 giorni dal 7° anniversario del sisma che ha devastato L’Aquila la notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 ed alcuni comitati, e associazioni locali, hanno scritto una lettera, come ricordiamo in un diverso articolo della nostra testata, aperta ai romani per raccontare tutti i danni, le speculazioni e le ingiustizie che ha causato Bertolaso sul territorio. A farlo sono il ‘Comitato 3e32/Casematte’, ‘Appello per L’Aquila’ , ‘Link studenti Indipendenti’, ‘Unione degli Studenti e Legambiente’. Con le palazzine del Progetto Case e le sue 19 ‘new town’, scrivono comitati e associazioni, Bertolaso ha contribuito alla devastazione del territorio aquilano, occupando 460 ettari fuori città e favorendo, grazie alla deroga sugli appalti dovuta all’emergenza, le imprese che hanno costruito tali alloggi ad un costo intorno ai 3mila euro a metro quadro. Dopo cinque anni in alcuni di questi sono crollati i balconi e senza che ci fosse bisogno di un terremoto. Due processi in corso, oltre a quello sugli appalti della Maddalena, con a suo carico anche il procedimento ‘Grandi Rischi bis’ per omicidio colposo plurimo e lesioni, e la sfiducia di Salvini non sembrano in grado di fermarlo. Imposto agli alleati da Silvio Berlusconi, ingoiato a malincuore da Giorgia Meloni che gli avrebbe preferito il fedelissimo Fabio Rampelli, Bertolaso non indietreggia di un passo. Sulla candidatura a Roma afferma si aver parlato con Matteo Salvini al telefono: ‘Caro Matteo il fatto che mi tu abbia indicato mi lusinga, so che sei una persona concreta che bada al sodo, e lo sono anch’io. Politicamente abbiamo qualche idea diversa ma se sei d’accordo io ci sono’. E Salvini avrebbe risposto: ‘Sì, punto su di te perché noi vogliamo vincere’. In realtà il leader della Lega oggi sottolinea che Bertolaso ha avuto troppe uscite infelici: ‘Il progetto di Bertolaso non è né chiaro né condiviso’ e rilancia una consultazione dei cittadini sul candidato sindaco del centrodestra a Roma: ‘Se devo prendermi del rompiscatole, benissimo. Lo prendo e lo porto a casa. Ma io lavoro per ricostruire il centrodestra e la condizione indispensabile per farlo è la chiarezza. Bertolaso si è lanciato in elogi su Rutelli, su Giachetti e sui Rom, e mi fermo qui riguardo le dichiarazioni infelici. Diciamo che ci prendiamo tutti una pausa di riflessione, e una settimana in più, e qualche migliaio di pareri dei romani, non faranno certo male per questo. Giorgia Meloni, dal canto suo, chiede a Salvini di essere terso: ‘Salvini aveva sottoscritto un comunicato in cui si chiedeva a Bertolaso di candidarsi per la coalizione di centrodestra, poi è tornato indietro. Gli alleati dicano pubblicamente cosa vogliono fare a Roma. Non ho partecipato al vertice della scorsa settimana e non parteciperò ad altri vertici’. Per la Meloni se Salvini dovesse proporre un nome nuovo come candidato a sindaco di Roma, al posto di Bertolaso, non ci sarebbe più un’alleanza. La frase di Bertolaso sui Rom, evidenzia la Meloni, è stata chiarita e continua: ‘Non ho potuto candidarmi sindaco per non mettere a repentaglio una cosa molto delicata come la mia prima, e purtroppo tardiva, gravidanza. Ma mi prenderò le mie responsabilità candidandomi capolista di FdI e mettendomi a disposizione di Bertolaso. Garantisco io, in prima persona, che certe cose a Roma si faranno’.
Cocis