Mauro Corona a ‘Cartabianca’ contro il Pd sul caso Salis

Il caso di Ilaria Salis tiene banco anche durante la puntata di È sempre Cartabianca. Durante il collegamento con Mauro Corona, Bianca Berlinguer chiede all’alpinista e scrittore cosa ne pensi della maestra in prigione a Budapest. Corona, al governo rimprovera di non fare abbastanza per riportare la ragazza in Italia ma la stilettata più velenosa è quella per il Pd che potrebbe addirittura candidarla alle prossime elezioni europee di giugno. Un’iniziativa che, secondo Corona, sarebbe un vero e proprio boomerang.

“Ultimamente il Pd è maestro nel farsi male – attacca Ilaria Salis – Candidare quella ragazza lì potrebbe anche portare voti ma io la candiderei se, una volta eletta, potesse uscire dalla situazione in cui si trova. Ma quella di candidarla è una proposta un po’ azzardata perché poi verrebbero attaccati da tutti. Uno si candida quando è una persona per bene, quando non ha pendenze giuridiche. Mi sembra che si facciano male. L’abbiamo visto anche con Aboubakar Soumahoro che si sono fatti male. Loro vivono di entusiasmi istantanei ma bisogna valutare chi candidare e nel futuro cosa porterà alla sinistra questa candidatura. Bisogna ragionare lontano non nell’enfasi del momento.

C’era da aspettarselo. Le crociate della sinistra italiana a favore di Ilaria Salis, con tanto di proposta di candidatura alle europee da parte di Schlein poi sfumata, rischiano di trasformarsi in un boomerang per la professoressa di Monza, militante antifascista detenuta a Budapest con l’accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni neo nazisti durante una manifestazione.

“Non è un’eroina. Lei e i suoi ‘compagni’ sono venuti in Ungheria e hanno commesso aggressioni barbare e premeditate contro cittadini ungheresi: questi sono i fatti”. Così, sul social X, il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs. L’Ungheria conferma di non gradire la grancassa mediatica sul caso e di non volere interferenze sul lavoro dei giudici. “Tutto ciò che va oltre – aggiunge il portavoce di Orban – è una mera invenzione politica. E noi difenderemo la reputazione e l’integrità della nostra magistratura, non importa quanto forte la sinistra gridi al lupo”.

Kovacs poi definisce infondate le gravi accuse mosse al governo ungherese dal papà di Ilaria Salis. “Nei giorni e nelle settimane scorsi ha parlato con tutta la stampa europea occidentale e con alcuni media statunitensi. È stato invitato al Parlamento europeo e ha ripetutamente espresso gravi accuse infondate che non possono essere lasciate senza risposta. Va aggiunto che lui stesso ha trasformato il caso della propria figlia in una questione politica. E ora si mostra sorpreso che a queste accuse vengano date risposte politiche”, le parole di Kovacs.

“Come padre forse farebbe bene a riflettere su come sua figlia sia rimasta coinvolta in un episodio del genere”, ha proseguito, ricordando come la cittadina italiana arrestata  fosse stata “coinvolta in passato in incidenti simili”. Secondo l’ordinamento giuridico ungherese – aggiunge –  il reato per cui è accusata è estremamente grave. E comporta condanne altrettanto severe secondo l’ordinamento giuridico ungherese”.

Giorgia Meloni ospite di Porta a porta parlando del caso Salis ha ribadito che la campagna politica che la sinistra sta mettendo in piedi rischia di non aiutarla. “Servono meno parole e più fatti. Forse dovremmo abbassare un po’ la pressione e riportare la questione a livello di moral suasion nei confronti del governo ungherese”. Altro discorso riguarda le immagini delle manette ai polsi durante l’udienza del processo. “Mi impatta – ha detto la premier – perché non siamo abituati. Ma in Ungheria questo trattamento vale per tutti, non solo per lei. Su questo, abbiamo fatto sentire le nostre ragioni al governo ungherese”.

Assai critica, come ovvio, l’eurodeputata della Lega Silvia Sardone, che si scontra in studio con la firma di Repubblica Stefano Cappellini: “Ci sono più di duemila italiani in carcere nel mondo – ricorda la Sardone – eppure la sinistra si occupa solo di Ilaria Salis. E non descriviamola come Santa Maria Goretti!”.

Sul caso della candidatura di Ilaria Salis la segretaria Pd Elly Schlein è stata letteralmente sbranata dal gioco delle correnti dem, tanto che ha dovuto ripiegare rovinosamente sulla scelta spiegando a ‘Porta a Porta’ come “l’ipotesi Ilaria” non sia in campo.

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