Mauro Ferrari, Presidente del Consiglio europeo della ricerca (Cer), ha rassegnato le proprie dimissioni. La notizia arriva dalle colonne del Financial Times. La decisione sarebbe figlia della delusione di Ferrari per non essere riuscito a convincere Bruxelles ad avviare un programma scientifico comune per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Ferrari era Presidente del Consiglio Europeo della Ricerca solo dallo scorso mese di gennaio. Ha deciso di fare un passo indietro, stando a quanto riferito dal Financial Times, perché deluso dalla reazione di Bruxelles di fronte alla pandemia. “Sono rimasto estremamente deluso dalla risposta europea a Covid-19. Sono arrivato al Cer da fervente sostenitore dell’Ue ma la crisi di Covid-19 ha completamente cambiato il mio punto di vista”, recita il virgolettato riportato dal Financial Times. Ferrari ha denunciato uno “completa assenza di coordinamento delle politiche sanitarie tra gli Stati membri, la ricorrente opposizione a iniziative di sostegno finanziario coeso e le pervasive chiusure delle frontiere unilaterali“.
La Lega dell’Università ha commentato le dimissioni di Ferrari con una nota: “Mauro Ferrari racconta la sua versione dei fatti per giustificare le sue dimissioni. Così facendo, dimostra quanto sottovaluti l’importanza di una libera ricerca dal basso all’alto. Plaudiamo agli sforzi del commissario Mariya Gabriel per mobilitare fondi in una maniera impressionante e senza precedenti per la ricerca su Covid-19“.