Maxioperzione della Gdf nelle gallerie d’arte evasione per 2mln di euro

Voleva un lavoro fisso con una retribuzione di almeno 1.200 euro al mese e 20mila euro in contanti per non rivelare i particolari della loro relazione sentimentale, seppur conclusa nel 2010, sia ai familiari dell’uomo che ai fratelli della stessa donna, asserendo che gliel’avrebbero ‘fatta pagare cara’. È finita in manette però Giuseppina Serra, 34enne impiegata part time di Quartucciu, in provincia di Cagliari, perchè l’uomo, il suo ex compagno, stanco degli sms di minacce che gli arrivavano sul telefonino da gennaio a giugno di quest’anno, si è rivolto alla polizia, che ha documentato tutte le minacce e ricostruito la storia. Ma le minacce sono proseguite, fino al 6 settembre scorso, quando la Serra ha chiesto i 20mila euro, ritirando la richiesta di un posto fisso. Così il capo della mobile di Cagliari, Leo Testa, ha convinto l’uomo, un imprenditore nel settore finanziario e dell’occupazione, ad incontrare la donna per consegnarle i 20mila euro. Predisposto il servizio di copertura e appostamento nel parcheggio di una banca in città, la polizia ha osservato la consegna del denaro, poi è intervenuta immediatamente per fermare la donna, che è stata trovata con la somma di 20mila euro. La Serra, incensurata, è stata quindi arrestata in flagranza per estorsione e su disposizione del pm di turno Daniele Caria è stata portata nel carcere cagliaritano di Buoncammino a disposizione del magistrato. 

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