La performance di ieri di Roberto Benigni che ha concluso il ciclo Tutto Dante in piazza Santa Croce a Firenze ha scatenato la replica di Riccardo Mazzoni, parlamentare Pdl, che trova ingiusto che il popolare comico faccia allusioni sulla manifestazione davanti palazzo Grazioli. Secondo il parlamentare, Benigni deve chiedere scusa per la battuta sui partecipanti al corteo del Pdl ”pagati” per presenziare alla manifestazione a favore del Cavaliere. E lo faccia, ”magari, per una volta, senza chiedere compensi’‘. ”I comici sono come i poeti: non si censurano e soprattutto non si querelano. Ma la battuta di Benigni sui militanti del Pdl presenti alla manifestazione di via del Plebiscito che sarebbero stati tutti pagati è oggettivamente diffamatoria e va respinta al mittente, ossia a un riccone veterocomunista che è solitamente abituato a farsi pagare, e molto lautamente, ogni parola che pronuncia, anche quando dice sciocchezze. Quella di Benigni nei confronti di Berlusconi e del Pdl è ormai un’autentica ossessione, figlia della supponenza di una sinistra snob che pontifica da sempre con un ingiustificato complesso di superiorità politica che non ha mai trovato riscontro ne’ nella storia ne’ nelle cronache. Alle mancanze di rispetto siamo purtroppo abituati, e le battute a senso unico di Benigni non ci fanno ridere da tempo, ma è doveroso ricordare che chi è andato a Roma domenica lo ha fatto spontaneamente per dare solidarietà politica e umana a un leader contro cui da venti anni è stata scatenata un’offensiva giudiziaria senza precedenti. Non c’era nessun prezzolato, dunque, e anche un premio Oscar quando sbaglia avrebbe il dovere di chiedere scusa. Magari, per una volta, senza chiedere compensi”.
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