Media e politica

 

‘Roberto Cota assolto, Ignazio Marino assolto, 116 richieste di archiviazione della Procura di Roma nel processo ‘Mafia Capitale’. Tutti ricordano il clamore mediatico, il clima da caccia alle streghe ed il populismo demagogico che hanno accompagnato queste vicende. Ed ora dinanzi a due assoluzioni,  e ad una richiesta così massiccia di archiviazioni, sarebbe quanto meno doveroso aprire un’attenta riflessione, che coinvolga la politica, ma anche il mondo dei media, protagonista con il suo sensazionalismo e la ricerca del colpevole a tutti i costi. In particolare per la politica tutto ciò deve suonare come una lezione, a conferma che quando ci si fa guidare dal giustizialismo più tribale,  e dal populismo demagogico,  gli effetti possono generare mostri. Ciò vale ancora di più adesso, nel mentre di una campagna elettorale referendaria dove più del merito dei temi si sta discutendo di carte bollate, slogan e presagi apocalittici. E mi rivolgo in particolare al fronte del ‘No’ così variegato e frastagliato, dove oggi esponenti del centrodestra si trovano ad esultare abbracciati con quelli che un tempo facevano parte del ‘popolo viola’,  o dei ‘girotondini’, o dove c’è chi per ben sei volte ha votato la riforma e ora disconosce quel voto. Abbassiamo, perciò, i toni e riportiamo la discussione nel suo naturale ambito. Altrimenti i rischi saranno altissimi ed a pagarne il prezzo saranno come sempre i cittadini’,  dichiara la presidente dei senatori di Area popolare Ncd-Udc, Laura Bianconi, che solleva il problema, ben sottolineato, che il sonno della ragione, e dell’informazione, può generare mostri. In realtà il rapporto tra mass media e politica, insieme allo specifico problema dell’influenza dei media sulle opinioni politiche dei cittadini, è oggi un reale problema da osservare con attenzione. I media potrebbero essere subordinati al sistema politico, che li controlla più o meno direttamente e che li usa per mantenere il potere e influenzare i cittadini. I media, in questo caso, non  sono dei semplici canali per diffondere il messaggio politico. I media, in linea di principio,  possono  essere  indipendenti dal potere e dotati di notevole influenza sul sistema politico.  In questo caso divengono interlocutori attivi, addirittura dotati del potere di opporsi alla politica ed esserne l’antagonista. C’è poi, ed è innegabile,  la capacità dei media di ‘creare la realtà’. E’ vero,  tuttavia,  che il potere politico ha spesso tentato di controllare i media e che in alcuni periodi storici essi sono stati usati come strumenti di acquisizione del consenso. I media hanno la forza di proporre una propria visione della realtà e di opporsi al sistema politico, facendo valere la propria logica. Per questo motivo, più recentemente, si è diffuso una linea di mezzo che sta nel mezzo tra i due e considera il rapporto tra mass media e politica come una continua negoziazione e un tentativo di reciproca influenza. I mass media hanno bisogno della politica,  e la politica deve usare i media, ma i due sistemi hanno obiettivi ed esigenze propri che spesso non coincidono.  E’ dunque necessario mediare tra le logiche dei mass media e quelle della politica, mantenendo una certa autonomia dei due sistemi. Media e politica sono interdipendenti e in un rapporto di mutuo scambio, e il motivo per cui i media sono diventati degli attori a pieno titolo nella sfera politica,  e influenzano il gioco democratico,  riguarda le funzioni che i media svolgono nello spazio pubblico. La prima importante funzione è quella di selezionare e trattare le notizie sulla politica, che vengono diffuse velocemente e in grande quantità. I media sono la principale fonte di informazione sulla politica, mostrata anche in diretta.   Il processo di selezione dell’informazione avviene a tre livelli: in primo luogo, la scelta di eventi e temi politici che diventano notizia; in secondo luogo, la gerarchizzazione degli argomenti che sono già stati selezionati, per metterne in rilievo alcuni tra essi, per esempio inserendoli in prima pagina, o dedicando loro più spazio. Infine, il livello della tematizzazione: quando un argomento politico viene riproposto dai media per più giorni, facendolo diventare un tema di approfondimento su cui mobilitare l’opinione pubblica.  Le notizie del giorno, così come raggiungono gli uffici dei giornali, sono un miscuglio incredibile di fatti, propaganda, dicerie, sospetti, indizi, speranze e paure, e il compito di selezionare e ordinare queste notizie è uno dei compiti veramente sacri del giornalismo.

Roberto Cristiano

 

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