“Vent’anni di persecuzione e di sperpero di soldi e di tempo. Questa non è democrazia, non è l’Italia che vogliamo, non è la giustizia che merita un Paese come il nostro e, soprattutto, non è così che vogliamo operi la magistratura. La sentenza sprint della Cassazione, che fissa al 30 luglio la decisione definitiva sul processo Mediaset, è l’ennesima vergognosa pagina di questa vicenda a dir poco sconcertante. Come riportato oggi dalle colonne de “Il Giornale”, Silvio Berlusconi è stato indagato e/o processato 34 volte. Ad oggi ha subito zero condanne definitive. I 108 procedimenti a vario titolo aperti contro il gruppo Fininvest hanno coinvolto 112 persone: sono state richieste 35 misure cautelari, mentre in 13 casi non è stato neppure disposto il rinvio a giudizio. 118 posizioni sono state archiviate o prosciolte, mentre le assoluzioni sono state 82. Dal 1994, la polizia giudiziaria ha effettuato 488 perquisizioni, sequestrando 2.000.000 di pagine e controllando conti in 30 banche. Dal quello stesso anno il Gruppo Fininvest ha versato al fisco 9,1 miliardi di euro. Il Pdl vuole difendere la democrazia da certa magistratura che ormai può tutto e il contrario di tutto. E guarda caso, sebbene il tempo medio di trattazione di un processo, in Cassazione, è di 200 giorni, nel caso del processo a Silvio Berlusconi, è stato di appena 30. Se questo non è accanimento politico, non saprei allora come definirlo”. Così in una nota il senatore del Pdl, Francesco Aracri, membro della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni di Palazzo Madama.
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