Proprio come un vero farmaco, l’attività fisica può migliorare la salute delle persone, ma solo se ‘somministrata’ in quantità e modi corretti. A come ‘prescrivere’ meglio lo sport saranno dedicate alcune sessioni del Congresso Mondiale di Medicina Sportiva, presentato oggi a Roma, che si terrà dal 27 al 30 settembre nella capitale. “Mantenersi attivi fin da giovani è un’attività di prevenzione – ha spiegato Maurizio Casasco, presidente del congresso e della federazione Medico Sportiva Italiana – ma come tutte le terapie necessita di una prescrizione corretta. Il medico sportivo è la persona competente per la prescrizione dell’esercizio fisico, che se troppo poco è inutile, ma se è troppo può essere dannoso e addirittura pericoloso”. Al convegno saranno presenti oltre 2500 esperti da tutto il mondo, provenienti dai cinque continenti, e saranno affrontati tutti i temi della medicina sportiva, dalle emergenze al doping. Nel settore l’Italia rappresenta una delle eccellenze mondiali, ha ricordato Fabio Pigozzi, presidente della Federazione Internazionale di Medicina Sportiva: “L’Italia è stata la prima nazione al mondo ad avere una specializzazione in medicina dello Sport – ha spiegato Pigozzi – inoltre l’aspetto di grande rilevanza sociale della visita d’idoneità obbligatoria per legge ha fatto dell’Italia il paese antesignano di un modello che è stato raccomandato da organizzazioni internazionali prestigiose a partire dal Comitato Olimpico”. Per riuscire però a raggiungere un numero maggiore di persone, a cominciare dai ragazzi sempre più sedentari, i medici dello sport hanno bisogno di ‘aiuto’, soprattutto dalle scuole: “Le scuole dovrebbero fare come i campus americani – ha suggerito Casasco – e aprire le strutture anche al di fuori dell’orario delle lezioni”.
(fonte Ansa)