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Suha, vedova del leader palestinese Yasser Arafat, in un’intervista rilasciata alla tv araba ‘al-Jazeera’ ha chiesto che vengano al più presto riesumati i resti del marito per effettuare delle analisi accurate e verificare quali siano le reali cause del suo decesso. L’intervista si inserisce nell’ambito dell’inchiesta trasmessa ieri ha dalla tv satellitare, nella quale si rivela, a otto anni dalla scomparsa del leader palestinese, che negli oggetti personali di Arafat, quelli che ha usato fino all’ultimo giorno, c’era un alto livello di polonio, sostanza radioattiva letale. “Chiedo all’Autorità palestinese di riesumare subito il cadavere di mio marito che è sepolto a Ramallah – ha affermato Suha – in modo che si possano effettuare analisi di laboratorio accurate che accertino la presenza di polonio nel suo corpo”. Suha ha quindi chiesto “alla magistratura palestinese di intervenire per ottenere la riesumazione”, convinta che “il presidente Abu Mazen aiuterà a raggiungere questo obiettivo. Chiedo anche alla Lega Araba di aprire un’inchiesta internazionale sulla sua morte”. ‘Al-Jazeera’ rivela anche che proprio Suha aveva consegnato gli effetti personali del marito, tra i quali la biancheria e lo spazzolino da denti, alla tv del Qatar, la quale li ha inviati a un laboratorio di Losanna, in Svizzera, per effettuare i primi test che confermerebbero la tesi dell’inchiesta giornalistica.
