Le parole di Papa Francesco, arrivate ieri con un messaggio al Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini, sono la luce che guida la 45.ma edizione dell’assemblea di Comunione e Liberazione, in programma da oggi fino al 25 agosto sul tema “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”, una frase dell’autore americano Cormac McCarthy. Il Pontefice ha esortato a non scoraggiarsi di fronte “alla sfida di una pace che sembra impossibile” ma a lavorare per generare un mondo nuovo nel segno della fraternità. “Una presenza per la pace” è l’incontro inaugurale al quale alle 12 prende parte il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, con l’introduzione del presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Bernard Scholz. Un colloquio, disponibile in streaming sul nostro portale, che sarà una bussola per la settimana di incontri e dibattiti intorno alle domande che la cultura contemporanea tende a rimuovere sul destino dell’uomo, sul senso del dolore e la mancanza di prospettive, cercando sempre un orizzonte di speranza.
L’incontro che proverà a spiegare meglio tutti i legami tra le varie esperienze presenti al Meeting Rimini 2024 è previsto per le ore 15 di questa seconda giornata di kermesse, oggi 21 agosto 2024: per i visitatori in presenza, l’incontro sul titolo del Meeting andrà in scena presso l’Auditorium isybank D3, ma sarà come sempre disponibile in diretta video streaming sul canale YouTube del Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli. Intervengono nel dialogo sull’essenziale Adrien Candiard, membro Institut dominicain d’études orientales (Ideo), con l’introduzione di Bernhard Scholz, presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS.
L’incontro sul titolo del Meeting Rimini 2024, organizzato con il sostegno di isybank, Tracce e Generali-Cattolica, prende ovviamente spunto dalla citazione di McCarthy tratta da “Il passeggero”: «Numerose e incisive sono le domande che nascono dalla crescente incertezza esistenziale di tanti giovani e meno giovani, dalla frammentazione della vita sociale, da un futuro che pare inaffidabile, dall’aumento della conflittualità e delle guerre sempre più atroci», si legge nella presentazione della vigilia all’evento centrale di questa edizione. Con l’analisi e la testimonianza di Candiard si cercherà di “unire” le tante istanze sociali, culturali e politici con l’indomabile ricerca di un senso ultimo per l’agire umano: «è possibile trovare un orizzonte di senso che ci permetta di affrontare queste sfide in modo costruttivo, di trovare delle risposte creative?».
La ricerca dell’essenziale, secondo il presidente del Meeting di Rimini Bernhard Scholz, è decisiva soprattutto oggi per poter affrontare le grandi sfide, alcune per nulla “positive” in partenza: «Quella sull’essenziale è una domanda che impegna la nostra persona nella sua totalità, mobilita la nostra ragione, muove la nostra intelligenza, incentiva le nostre relazioni, aprendo una prospettiva nuova». Solo la ricerca di un orizzonte di senso ultimo, solo andando alla radice dell’essenzialità, conclude Scholz, è possibile liberare una forza e una creatività autentica «in cui l’Io consiste». Per la testimonianza cristiana, l’essenziale coincide con il riconoscimento di Dio come presenza nella storia, ma è proprio per questa “scoperta” che è possibile l’apertura ad un dialogo libero e diretto con tutti come le tante esperienze e mostre di questi giorni al Meeting di Rimini dimostrano una volta di più. Cogliere l’emergenza di questo titolo scelto per l’edizione 2024, porsi la domanda “provocatoria” di McCarthy,, significa misurarsi con la realtà davanti in tutti gli aspetti: «Cogliere questa sfida è quindi prima di tutto un invito a riflettere sul nostro modo di educare e di lasciarci educare. Cerchiamo veramente di scoprire il mondo nei suoi significati più profondi e più fondanti, di scoprire noi stessi e il nostro destino?», si chiede il Meeting Rimini 2024 aprendo la domanda a tutti gli ospiti che in questi giorni parteciperanno ai vari eventi in programma (qui il pdf con tutti gli incontri, le mostre e gli eventi.
Il programma del Meeting prevede in totale 140 convegni con circa 450 relatori italiani e internazionali, di cui 100 provenienti dall’estero. Saranno trasmesse 200 ore di dirette streaming in 7 lingue. Anche quest’anno saranno 3.000 i volontari, 500 nel pre-meeting e 2500 nel corso della manifestazione, il 60 per cento dei quali sotto i 30 anni. Tra loro ci sono anche ragazzi provenienti dal Brasile e dall’Armenia, folta la rappresentanza della Svizzera, della Spagna e del Portogallo. Saranno 16 le mostre allestite, tra queste la vita e le opere di Alcide de Gasperi; la tregua di Natale del 1914 nella Prima Guerra mondiale; la costruzione delle Basiliche del Monte Tabor e del Getsemani. Alcune tra le mostre dell’edizione 2024 del Meeting verranno realizzate in forma itinerante e saranno presentate in varie città italiane fin dal mese di settembre.
“Questo Meeting – afferma il presidente della Fondazione Bernand Scholz in un’intervista realizzata dall’ufficio stampa del Meeting – si svolge in un momento storico drammatico, pieno di grandi cambiamenti tecnologici, economici, con grandi incognite imprevedibili, con tanti conflitti anche globali, drammatici, tragici. Con questo Meeting vogliamo insieme scoprire e riscoprire ciò che ci permette di essere protagonisti anche in questi momenti così difficili, di non soccombere, di non rifugiarsi nell’indifferenza e nella rassegnazione”. Per il presidente l’offerta ampia della rassegna è per far “scoprire quanto bene c’è in un mondo che per tanti versi sembra non dare tanto spazio alla speranza, al futuro”. L’invito, richiamando il tema del Meeting, è di “uscire da una certa superficialità, per dire che esiste qualcosa di importante, che è alla portata di ognuno, anche dinanzi ai grandi cambiamenti che stiamo vivendo in economia, nelle scuole, nelle fabbriche, nella politica”.