Un mega yacht lungo 140 metri del valore stimato in 700 milioni di dollari è ormeggiato a Marina di Carrara: è uno dei superyacht più grandi, più nuovi e più costosi del mondo e il New York Times – che ne dà la notizia – si chiede se sia di proprietà russa o addirittura del presidente Vladimir Putin, visto che fino ad oggi nessun probabile proprietario è stato identificato pubblicamente.
Caso dello yacht Scheherazade, il sopraluogo degli inquirenti
Lo Scheherazade – così si chiama il mega yacht – secondo la testata americana sarebbe “al vaglio della polizia italiana”: il suo capitano, il britannico Guy Bennett-Pearce, ha infatti riferito che gli inquirenti sono saliti a bordo venerdì scorso (4 marzo) e ne hanno esaminato nel dettaglio tutta la documentazione. E sempre secondo il New York Times, che però cita una fonte anonima, la Guardia di Finanza avrebbe aperto un’inchiesta sul caso.
La versione del capitano dell’imbarcazione
Per ora il marinaio Bennett-Pearce si è limitato a smentire che lo Scheherazade sia di proprietà del presidente Vladimir Putin o che il leader russo vi abbia mai messo piede. Il capitano non ha escluso che il proprietario sia un individuo russo, ma ha sostenuto che non figura in alcuna lista di persone colpite dalle sanzioni occidentali: Bennett-Pearce si è rifiutato di dire altro sull’identità dell’armatore, citando un “accordo di non divulgazione a tenuta stagna”.
Successivamente, in un messaggio inviato ad un giornalista del New York Times lunedì notte, il capitano ha detto che “non aveva altra scelta” che quella di consegnare alle autorità italiane i documenti che rivelano l’identità del proprietario, assicurando che lo avrebbe fatto ieri. Gli inquirenti gli avrebbero comunque assicurato che i documenti sarebbero stati trattati con “riservatezza”.
Lo yacht milionario sulle coste della Toscana che nessuno ha ancora rivendicato
Il giornale statunitense ricorda inoltre come il mistero sul proprietario dello Scheherazade sia nato anche perché il nome sullo scafo dell’imbarcazione è stato coperto e quando lo yacht è arrivato nel porto è stata eretta un’alta barriera metallica sul molo per metterlo a riparo – almeno in parte – da occhi indiscreti. Una cosa mai successa prima d’ora a Marina di Carrara, hanno commentato diversi residenti.