Meloni al Tg Poste: ‘Un anno di governo, tra soddisfazioni, pronostici e delusioni’. Fratoianni e Magi irritati per l’intervista…

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista in esclusiva alTG Poste, nella quale ha tracciato un bilancio del suo primo anno di attività. Ha espresso tutto il suo apprezzamento per il ruolo e le attività di Poste Italiane nel Paese: dal progetto Polis alla prima piattaforma online per il made in Italy nel mondo. Poste è “un’eccellenza del nostro Paese. Ne sono fiera”.  “Io sono stata sottovalutata tutta la vita. Può essere un vantaggio”- risponde il premier alla domanda specifica sul fatto di essere la prima donna presidente delo Consiglio .”Capita a molte donne, può essere un vantaggio. Perché, quando vieni sottovalutato puoi solamente stupire. A noi capita spesso”.

“Quando mi sono presentata alla Camera ho detto che sono una persona abituata smentire i pronostici: intendo smentirne ancora molti”. Dopo un anno posso dire di averlo fatto”. Così risponde alla domanda sulle soddiusfaziioni e le delusioni avutoi in questo primo anno di governo. Le soddisfazioni sono molte: “Se penso a quello che si diceva quando ancora si era in campagna elettorale; sull’isolamento internazionale dell’Italia nel caso in cui ci fosse stato un Governo di centrodestra, segnatamente un Governo a guida Meloni; quello che si diceva sulla reazione che avrebbero avuto gli investitori in Italia; sull’economia che sarebbe crollata, sull’occupazione che si sarebbe persa. E guardo alla realtà di oggi -ha aggiunto la premier-: dopo un anno sono contenta di aver smentito quei pronostici come spesso mi è accaduto di fare. Le delusioni ne ho avute tante, come sempre, sono una persona che non è mai completamente soddisfattaù. penso sempre che si possa fare meglio, sono convinta di dover fare ancora meglio”.

Quindi – prosegue- “io non ho sassolini nella scarpa da togliermi perché me li sono sempre tolti con i fatti. Dimostrando che non mi sono mai fatta dire dagli altri che cosa potessi o non potessi fare, l’ho sempre deciso io”. Meloni tiene a un solo giudizio, quello degli italiani in orizzonte di legislatura. “Vedremo alla fine di questo percorso se eravamo meno bravi, più bravi, all’altezza, non all’altezza. Questo non lo devo giudicare io. Lo devono giudicare gli italiani e loro lo giudicheranno: è l’unico giudizio che mi interessa”.

Un’altra soddisfazione grande è l’impulso determinante alla riqualificazione in corso di Caivano. “In Italia abbiamo diverse zone franche, diversi territori nei quali lo Stato a un certo punto ha deciso di indietreggiare; perché ha pensato che fosse troppo difficile risolvere il problema – premette-.  Penso che uno Stato serio una scelta del genere non la possa fare. Ma so anche che è molto difficile pensare di poter risolvere nello stesso momento, contemporaneamente tutti i problemi che abbiamo sul territorio nazionale. La più grande soddisfazione me l’ha data vedere il post di una mamma che era riuscita finalmente a portare suo figlio al parco a Caivano. A piccoli passi, si mette ogni giorno un pezzetto di mattone. Lo si fa con il contributo di tutti, ma io non mollo finché non riesco a dimostrare che le cose possono cambiare”.

Delusioni? ‘Delusioni ne ho avute tante, come sempre. Io sono una persona che non è mai completamente soddisfatta, pensa sempre che si possa fare meglio. Sicuramente mi aspettavo molto di più dal lavoro quotidiano che ho fatto sull’immigrazione rispetto ai risultati che sono arrivati. Ma a maggior ragione non intendo mollare il colpo finché non porto a casa anche questo risultato. La differenza – sottolinea il premier- la fa come si reagisce anche quando si fallisce. Io quando fallisco ricomincio da capo finché non ce la faccio’.

“Viva l’orgoglio italiano”. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a conclusione del colloquio, scrive queste parole sulla cartolina che le viene proposto di inviare agli italiani durante l’intervista a Tg Poste. E spiega: “Dopo un anno da Primo ministro ho girato tantissimo per il mondo. Non ci rendiamo conto di quanta fame d’Italia ci sia nel mondo, di quanto rispetto per l’Italia ci sia nel mondo. Siamo noi gli unici a non crederci. Allora, se noi recuperiamo un po’ d’orgoglio, se noi recuperassimo un po’ della nostra consapevolezza, davvero non avremmo limiti”.

Nicola Fratoianni, il segretario di Sinistra Italiana e parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra,  non solo se la prende con la Rai, ora anche al Tg di Poste italiane affibbia l’etichetta di ‘TeleMeloni’. Motivo? La recente intervista che il premier ha rilasciato a Tg Poste, in quanto Primo ministro. Un colloquio a tutto tondo su un anno di governo, delusioni, successi, aspettative, programmi di legislatura, economia, lavoro. E chi avrebbero dovuto intervistare se non il presidente del Consiglio in carica? Chiunque intervisti la Meloni diventa in automatico ‘TeleMeloni’.

‘Basta propaganda, che ormai ha raggiunto pure un forte livello di ridicolo’, è il punto di vista di Fratoianni che continua: ‘Ho ricevuto parecchie segnalazioni sull’evento creato dal Tg di Poste Italiane, quasi tutte per esprimere indignazione e senso del ridicolo per l’operazione mediatica messa in campo. Ma era proprio necessario fare un’intervista ‘esclusiva’ alla presidente del Consiglio?”. Non crediamo ai nostri occhi. Fratoianni  ora vorrebbe pure dettare l’agenda alla redazione del Tg Poste. Non essere più al governo fa fare e dire strane cose.

‘Già da una parte la Rai – prosegue la lamentazione del  leader di Si – si sta confermando come TeleMeloni. Venendo meno al suo impegno di servizio pubblico che rispetta equilibrio e pluralismo politico. Ci si mettono pure le aziende pubbliche a fare operazioni di propaganda. Ora mancano le immagini della presidente del consiglio mentre fa l’albero di Natale. Ma pensano davvero – conclude Fratoianni – che trasformarsi nel nuovo Istituto Luce faccia il bene del Paese?

Riccardo Magi di +Europa si accoda a Fratoianni, con una dichiarazione che  va oltre il ridicolo: ‘Venti minuti di pura propaganda di Giorgia Meloni trasmessi in ogni ufficio postale d’Italia. Dove i poveri utenti non hanno nemmeno la possibilità di cambiare canale. Sembra uno scenario orwelliano invece è la realtà: TgPoste ha realizzato una lunga intervista a Meloni dove la nostra premier sciorina tutta la propaganda del suo governo, arrivando persino a parlare di successo sul fronte dell’immigrazione e dell’economia’.  Pazzesca bugia, visto che la Meloni ha ammesso che l’unica delusione l’ha avuta sul fronte immigrazione

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