Lunga intervista a ‘Il Tempo’ per Giorgia Meloni che è ritornata ad attaccare il Governo: “Hanno riacceso la macchina del terrore. Vogliono a tutti i costi un nuovo lockdown. Io sono sempre stata per seguire tutti i protocolli. Ma vedere un Governo che si accanisce con i giovani e le discoteche e lascia aperti i confini a migliaia di migranti spesso contagiati che puntualmente si danno alla macchia fa pensare che tutto questo risponda a un disegno“. “E credo – ha proseguito la leader di Fratelli d’Italia – che le parole di Walter Ricciardi su chiusura delle scuole e rinvio delle elezioni rappresentino esattamente quello che hanno in mente. Ripiombarci nel panico per rimandare l’avvio dell’anno scolastico, a cui sono del tutto impreparati, e le elezioni che sanno di perdere. Glielo impediremo“.
Non è mancato l’attacco a Conte: “Il premier ha sfruttato per questa emergenza per costruirsi una notorietà e un consenso. Ha ottenuto e prorogato lo stato di emergenza governando gli italiani a colpi di Dpcm, dispensando diritti e libertà. Il Covid ad un certo punto passerà, questi danni invece rischiano di rimanere anche in futuro“.
Così conclude la Meloni – da che l’Italia con l’ultimo governo di centrodestra era il principale interlocutore della Libia, siamo passati a non avere alcuna voce in capitolo. Le conseguenze per gli italiani sono purtroppo molto concrete anche dal punto di vista di flussi migratori, approvvigionamenti energetici, sicurezza nazionale. Un disastro. Anche se i media di regime non ne parlano.
Un autunno caldo per il Centrodestra che dovrà decidere il candidato per le elezioni nella Capitale: “Roma è stata umiliata in questi anni dalla sindaca Raggi, un mix di incompetenza e immobilismo che ucciderebbe un paziente sanissimo, figuriamoci una città malata come roma. Il tema non è tanto scegliere il prima possibile, ma trovare la persona migliore possibile. Sono convinta che ci riusciremo e dopo le Regionali sarà la nostra priorità“.
E Fratelli d’Italia spera di riuscire ad ottenere il candidato anche se la Lega difficilmente si farà sfuggire l’occasione di salire per la prima volta al Campidoglio.