Giorgia Meloni è ufficialmente candidata alle elezioni europee del prossimo giugno. Ha annunciato la sua candidatura dal palco della conferenza programmatica del suo partito, Fratelli d’Italia, a Pescara. La presidente del Consiglio ha dichiarato che guiderà tutte le liste nelle circoscrizioni elettorali. Durante il suo intervento, Meloni ha sottolineato l’importanza di rendere l’Italia centrale per cambiare ciò che non funziona in Europa. Ha anche rivendicato il merito di aver rimesso l’Italia al centro dell’Europa e della politica internazionale, portando per la prima volta il Papa al prossimo G7 in Puglia. Inoltre, ha criticato il Green Deal europeo e i “burocrati chiusi in un palazzo di vetro” e ha difeso l’obbligo dell’avanzamento della classe energetica e la libertà di scelta per gli Stati membri riguardo alle tecnologie più pulite. Meloni sarà capolista di Fratelli d’Italia in tutte le cinque circoscrizioni italiane.
«Chiedo agli italiani di scrivere il mio nome, ma il mio nome di battesimo» alle europee. «Sono fiera che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me mi chiami Giorgia. Io sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamata pesciarola, borgatara…perché loro sono colti… Ma io sono fiera di essere una persona del popolo. Se volete dirmi che ancora credete in me scrivete sulla scheda Giorgia, perchè io sono e sarò sempre una di voi. Il potere non mi cambierà, il palazzo non mi isolerà. Io ho bisogno di sapere ancora una volta che ne vale la pena. L’opzione “Giorgia” non comporta, spiegano ambienti di FdI, il rischio di annullamento del voto perché nella lista del partito il nome della candidata sarà “Giorgia Meloni detta Giorgia”. Ciò permette all’elettore di indicare solo il nome di battesimo della presidente del Consiglio. Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo. Bisogna seguire i soldi, bisogna attaccare i trafficanti al cuore. Ci dicano in Italia e in Europa, dove vogliono stare gli altri. Vogliono stare con noi, dalla parte di chi vuole combattere i nuovi schiavisti, o dalla parte dell’immigrazione illegale di massa che fa la fortuna di quella rete criminale. E lo chiedo in particolare alla segretaria Pd Elly Schlein: serve su questo una parola chiara. Chi oggi plaude a Enrico Letta e a Mario Draghi bollava le nostre critiche come oscurantismo o negazionismo: la verità è che abbiamo sempre avuto ragione noi, non era negazionismo o oscurantismo, era banale realismo. Vogliamo creare una maggioranza che metta insieme le forze di centrodestra e mandare all’opposizione la sinistra anche in Ue è una impresa difficile ma possibile e dobbiamo tentare». Così Giorgia Meloni dal palco di Fdi a Pescara sottolineando che «possiamo portare anche in Europa il modello italiano, sarebbe una rivoluzione in cui il partito dei conservatori è strategico e fondamentale»