Giorgia Meloni a Tripoli per la quarta missione da quando è presidente del Consiglio. Occasione della nuova trasferta istituzionale: il Business Foruun Italia-Libia che dopo 10 anni torna a svolgersi in Libia. La premier, accompagnata dal ministro Adolfo Urso, è stata accolta all’aeroporto di Mitiga dal ministro per gli Affari del primo ministro, Adel Juma, e dall’ambasciatore italiano in Libia, Gianluca Alberini. Direzione la Fiera Internazionale di Tripoli, dove ad attenderla per l’inaugurazione del forum c’è il primo ministro Abdul Hamid Dabaiba.
“Siamo di fatto un ponte naturale tra l’Europa, il Mediterraneo allargato, l’Africa e il Medio Oriente. Questo ci offre una doppia opportunità a lavorare per diventare uno snodo per i flussi energetici tra il Mediterraneo, l’Africa e l’Europa. Un vero e proprio hub di produzione e di distribuzione”, ha detto la premier. Essere, dunque, il perno di congiunzione di nuove interconnessioni, infrastrutturali ed economiche anche attraverso “il nostro Piano Mattei per l’Africa”. Libia e Italia ha sottolineato Meloni, “sono già connesse dal gasdotto Green Stream. Ma io credo che ci siano ottimi margini per costruire insieme nuove opportunità anche da questo punto di vista. Consideriamo il rapporto con la Libia una priorità per l’Italia e per l’Europa. Siamo convinti che la cooperazione profonda che ci lega non abbia ancora espresso tutte le sue potenzialità”.
“Sono fiera di annunciare che Ita Airways tornerà a collegare le nostre due nazioni dal gennaio 2025. E sono fiera che l’Italia sia stata la prima nazione occidentale a cancellare il parere negativo sui viaggi d’affari in Libia. Paesi amici, legati da secoli di storia comune, i nostri destini sono intrecciati e siamo molto più legati di quanto spesso ricordiamo”.
Sul fronte economico, ha ripetuto la premier, “penso che le nostre comunità imprenditoriali abbiano molto da dirsi, che siano molti i temi sui quali devono e possono confrontarsi e penso che il compito delle istituzioni sia quello di favorire questo dialogo. I rapporti tra le nostre imprese non si sono mai interrotti. E c’è interesse comune a fare un salto di qualità rispetto a quanto fatto fino ad ora” rilanciando “collaborazioni che erano ferme da temp. Ed esplorando nuove forme di cooperazione”.
Il Business Forum ha registrato il forte interesse del mondo imprenditoriale italiano presente con oltre 200 aziende. L’evento, inaugurato dagli interventi Meloni e di Dabaiba, si articolerà in sessioni plenarie dedicate al contesto economico e produttivo italiano e libico. Italia e Libia coopereranno anche nel dare vita a partenariati egualitari nel quadro del Piano Mattei per l’Africa e rafforzeranno le relazioni con le Nazioni africane di origine e transito secondo le linee tracciate dal Processo di Roma e dal Trans-Mediterranean Migration Forum di Tripoli dello scorso luglio.
Gli accordi ufficializzati durante il Business Forum italo-libico di Tripoli, pongono nuove basi per il rafforzamento della cooperazione economica e istituzionale tra i due Paesi.
Tra i punti principali vi è il Memorandum of Understanding (MOU) in materia di cooperazione allo sviluppo mira a regolare l’attività dell’AICS in Libia (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo); legittimandone la presenza nello Stato e facendo sì che possa intrattenere rapporti formali con le autorità libiche.
Siglato poi il Memorandum di Intesa tra il Ministero del Governo Locale (MOLG) e la Camera di Commercio Paritetica Italo-Libica. Si propone di promuovere la collaborazione tra le piccole e medie imprese (PMI) libiche e italiane. L’accordo mira a facilitare lo sviluppo di joint venture, trasferimenti tecnologici e la creazione di un ambiente favorevole alla crescita delle PMI. Tra gli ambiti di collaborazione figurano l’organizzazione di eventi, la fornitura di assistenza tecnica e legale, la promozione di una cultura d’impresa comune e la semplificazione delle procedure bancarie e doganali. È previsto un comitato congiunto per supervisionare l’attuazione delle attività, e incontri settoriali mensili tra Libia e Italia per creare nuove partnership. La durata dell’accordo è di tre anni, con possibilità di rinnovo.
Si arriva quindi all’accordo Simet – Libyan Foreign Bank – Camera di commercio Italo Libica. Con le rispettive firme, le parti intendono favorire la creazione delle basi per lo sviluppo delle relazioni commerciali fra Italia e Libia; a favore di un aumento consistente degli investimenti bilaterali e in supporto della competitività delle imprese, sostenendo il processo di technology transfer. Gli accordi hanno inoltre la finalità di sostenere anche in Libia l’operatività della Misura Africa di SIMEST, strumento da 200 milioni a favore dello sviluppo delle relazioni commerciali fra Italia e Africa, previsto dal Piano Mattei.
Il Memorandum of Understanding tra l’Unione Generale delle Camere di Commercio, Industria e Agricoltura della Libia e Unioncamere mira a rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Libia, favorire opportunità di affari e investimenti. L’accordo stabilisce un quadro di cooperazione volto anzitutto a promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI). A tal fine prevede lo scambio di informazioni e delegazioni imprenditoriali; la diffusione di competenze tecniche, know-how e opportunità di formazione; lo sviluppo di progetti e di iniziative comuni. Viene istituita una Task Force con tre rappresentanti per parte per gestire le attività previste dall’accordo.
L’ICE Agenzia sottoscriverà un Accordo MoU di collaborazione con la corrispondente LEPC Libyan Export Promotion Center con l’obiettivo di incentivare l’interscambio commerciale e gli investimenti tra l’Italia e la Libya: in particolare, sostenendo le imprese italiane nella ricerca di nuovi potenziali partner commerciali, nelle principali aree di interesse: Agroalimentare, Energia e fonti rinnovabili; tecnologia sanitaria e industria farmaceutica, edilizia e infrastrutture; formazione manageriale per gli esportatori. L’attività di collaborazione avverrà attraverso un costante scambio di informazioni e di programmi di promozione congiunta.(Ad esempio: sessioni di presentazione degli investimenti, forum sul commercio opportunità sul territorio dei Partecipanti; convegni, seminari ed altri eventi volti a migliorare il clima commerciale e di investimento di entrambi gli Stati).
Letter of Acceptance tra Emsaad Ras Ejdair Motorway Authority (ERMA) e Todini: è il documento con cui l’ente libico, a valle dell’autorizzazione governativa libica, accetta formalmente l’azienda italiana come assegnataria del contratto; in previsione della successiva firma dello stesso una volta verificate le clausole di garanzia finanziaria e operativa, tutt’ora in corso di definizione.
Il Memorandum di collaborazione salute tra GKSD Holding Group e il Dipartimento del sostegno e dello sviluppo di servizi medici libico (MoU) mira a sviluppare opportunità di investimento in Libia per la holding GKSD, presieduta da Kamel Ghribi, controllante del Gruppo sanitario San Donato e attiva anche in altri settori, incluse infrastrutture ed energia. Con il testo, il governo libico si impegnerebbe a sostenere la GKSD Holding nell’apertura di filiali in Libia per sviluppare collaborazioni in ambito sanitario (ospedali, centri di eccellenza, formazione e ricerca scientifica), nello sviluppo di infrastrutture e di progetti nel campo della generazione e trasmissione di energia elettrica oltre che nel campo dell’efficienza energetica e del trattamento dei rifiuti.
Infine, è siglato l’ Implementation Programme of the Memorandum of Understanding between the Civil Aviation Authorities of Libya (LYCAA) and Italy (ENAC). Si tratta del programma che descrive i passi di sostegno di ENAC a LYCAA per avvicinarla agli standard di aviazione civile europei (EASA). Menziona l’inizio di operazioni di ITA Airways in Libia (Mitiga Airport).