Missione a Parigi in vista per Giorgia Meloni all’inizio della prossima settimana. La presidente del Consiglio, a quanto si apprende, parteciperà martedì nella capitale francese alla presentazione della candidatura di Roma a Expo 2030 all’assemblea generale del Bureau International des Expositions, al fianco del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Al momento non è in agenda, ma non è escluso che venga organizzato un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, a cui le diplomazie lavorano da tempo dopo le tensioni degli ultimi mesi. Secondo alcune voci la missione potrebbe iniziare un giorno prima (a Parigi c’è anche il Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio) ma al momento, viene assicurato, Meloni lunedì sarà a Roma.
Macron intanto ha ricevuto all’Eliseo il principe erede al trono saudita, Mohammed bin Salman, che sta cercando di rafforzare le chance di Riad, una delle altre tre città candidate a ospitare l’Expo, con la coreana Busan e l’ucraina Odessa. Siamo alla vigilia della selezione delle due finaliste, prima dello sprint fino alla votazione decisiva di novembre. Una nazione un voto, è la regola. E Riad conta di avere quello francese, forte di una storica relazione solida. Roma cerca di fare leva su Parigi spingendo sull’importanza di portare l’esposizione universale in Europa, anche se certo la strategia non è agevolata dalle frizioni che da mesi tormentano il rapporto fra le due capitali: i dissidi sul dossier migranti, gli attacchi di vari ministri socialisti francesi al governo di destra di Meloni sono stati una costante, con una serie di faccia a faccia distensivi, l’ultimo al G7. Nel frattempo a Parigi è stato una decina di giorni fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che con Macron ha inaugurato l’esposizione ‘Napoli a Parigì al museo del Louvre. In quell’occasione sarebbe stato anche affrontato il tema dell’Expo, ma soprattutto il capo dello Stato ha sottolineato che i rapporti fra Italia e Francia sono solidi e secolari, e ricordato l’importanza del Trattato del Quirinale che rappresenta una cooperazione rafforzata. Una visita che ha spianato la strada per quella tanto attesa di Meloni. Ora la premier si prepara alla missione a Parigi, nelle prossime ore si capirà se sarà anche l’occasione per un bilaterale all’Eliseo.