La Commissione Europea annuncia il primo invio di denaro alla Tunisia in supporto all’attuazione del memorandum d’intesa. Una notizia importante per il governo. Sull’accordo con la Tunisia si è spesa a livello internazionale il premier Meloni: come passo imprescindibile per aiutare Tunisi a frenare le partenze dei migranti.
La Commissione Europea “annuncia 60 mln di euro come sostegno al bilancio della Tunisia; e un pacchetto operativo di assistenza per le migrazioni di 67 mln, che verranno sborsati nei prossimi giorni, contrattati e consegnati rapidamente. Lo ha annunciato la portavoce della Commissione per l’Allargamento e il Vicinato, Ana Pisonero, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Un passo fondamentale per il nostro governo, uno schiaffo in pieno volto alle opposizioni, il Pd in testa. Per loro il memorandum con Tunisi firmato nel luglio scorso era sbagliato, inutile, dannoso. Si è invece inverato il contrario: l’immigrazione è entrata finalmente tra le priorità dell’agenda europea. Punto d’arrivo cui aspirava il presidente del Consiglio.
I 60 mln fanno parte di un sostegno di bilancio precedentemente concordato; e non fanno parte dei 150 mln ‘coperti’ dal memorandum, spiega Pisonero. Mentre dei 67 mln per il sostegno alla gestione delle migrazioni, “42 mln” fanno parte degli accordi inclusi nel memorandum (non è un documento giuridicamente vincolante, essendo un memorandum d’intesa). L’annuncio fa seguito alla telefonata tra il commissario per il Vicinato e l’Allargamento Olivér Várhelyi e il ministro degli Esteri tunisino Nabil Ammar. Una delegazione di funzionari della Commissione si recherà in Tunisia la prossima settimana per discutere l’attuazione del protocollo d’intesa, in particolare per quanto concerne le azioni “prioritarie”.
L’Ue e la Tunisia, spiega la Commissione, “si impegnano a portare avanti rapidamente l’attuazione del protocollo d’intesa; dando priorità alle azioni nel campo della migrazione, alla cooperazione per reprimere le reti di trafficanti; e all’intensificazione dell’assistenza dell’Ue per lo sviluppo delle capacità delle autorità di contrasto tunisine. Nonché per il sostegno al rimpatrio volontario e al reinserimento dei migranti nei Paesi di origine, nel pieno rispetto del diritto internazionale”. La Commissione “sta accelerando la realizzazione dei programmi in corso e delle azioni nell’ambito del nuovo pacchetto di sostegno da 105 milioni di euro sulla migrazione; collegato al protocollo d’intesa che aiuterà ad affrontare la situazione urgente a Lampedusa. In linea con il piano in 10 punti per Lampedusa”. Il nuovo pacchetto “prevede il refitting di navi di ricerca e salvataggio, veicoli e altre attrezzature per la Guardia costiera e la Marina tunisine; la protezione dei migranti in Tunisia in collaborazione con l’Unhcr; e il rimpatrio e il reinserimento dalla Tunisia nei Paesi di origine, in collaborazione con l’Iom. È inoltre prevista la fornitura di nuove navi, telecamere termiche e altra assistenza operativa, oltre alla formazione”, conclude l’esecutivo Ue.