Argia Di Donato, avvocato e giornalista pubblicista, modera a Napoli, presso Controcorrente (Via Carlo De Cesare, 11), ‘Sangreal. Le orme di Maddalena sulla via di Michael’, ultimo libro di Claudia Pellegrino, conosciuta sui social come la Papessa MW. Hanno partecipato alla presentazione del volume Salvatore Rotondi, filosofo e psicologo e Daniele Laganà, affermato ricercatore ermetico. Partiamo dalla presentazione di Argia, donna altamente vitale e propositrice, che si dedica a lettura, canto e altro, negli spazi di tempo che non dedica all’avvocatura, suo interesse professionale primario. Chiarisce ab initio che ad alcuni elementi spirituali si era avvicinata tempo addietro quando per restare vicina al suo fidanzato dell’epoca aveva frequentato ‘Il Cervo Bianco’, fondato insieme ad altre persone da Daniele Laganà. Chiarisco, iniziaticamente, che ‘Il Cervo Bianco’ è colui che attraversa il passaggio che passa dalla terra al cielo, ritornando poi in terra, come recita la Tavola di Smeraldo. Tecnicamente si raggiunge il ‘mercuriale’ in basso, che si può condurre in alto. Giuliano Maria Kremmerz, citato da Laganà per altro, avverte che quando si arriva a questo particolarissimo grado, in caso di malcapitato errore nel tentare di portarlo in alto: ‘e tu morrai!’. Le strade per giungere iniziaticamente al mercuriale sono due: ‘la via secca’ e ‘la via umida’. E tu morrai vale per la quasi totalità delle evidenze, fatti salvi gli interventi delle Potestà Divine, leggi l’intervento del Signore. Presento in maniera ultraveloce e pregnante la Di Donato che in CambiaMente annota: ‘É capitato di sentirti un bersaglio da parte della Vita. Sei in un periodo difficile, ti capita di tutto, ogni cosa va per il senso sbagliato e niente è al proprio posto… Non tutti gli alberi di un frutteto danno i loro frutti nello stesso tempo. Può capitare che ve ne sia qualcuno più lento. Egli offre i suoi frutti quando è il tempo giusto, anche se in ritardo rispetto ai suoi fratelli. Non è un cattivo albero. Ha solo tempi di attesa differenti. Per vivere con la giusta serenità su questo piano occorre osservare l’andamento degli eventi da una prospettiva differente. Occorre slegare ‘ciò che accade’ da ‘ciò che dovrebbe accadere’, e allontanarsi dall’idea che le cose debbano andare in un certo modo perché così pensiamo di desiderare. Sono certa del fatto che ogni evento, accadimento, situazione siano maestri e validi aiutanti per istruirti al tuo scopo, cioè la missione personale che l’Anima ha scelto di onorare qui, su questa terra. In ogni accadimento, gradito o no, gioioso o doloroso vive la manifestazione del tuo destino. È esperienza preziosa per il tuo viaggio. Quando ti accade qualcosa che ti pone nella difficoltà, benedici quell’evento e rendi grazie per quanto ti sta accadendo…’. Quanto scritto da Argia rispecchia perfettamente il percorso di un iniziato ‘destinato’, e ‘non predestinato’, a raggiungere una vetta. In questo caso ritorniamo alla ‘via umida’ nella quale una potestà angelicata, un angelo, scaraventa giù dalla scala lasciando letteralmente lo scalatore in un ‘deserto’, tanto emotivo, quanto fisico. Argia cita all’inizio ‘l’energia sovramentale’, che ci rimanda alla ‘coscienza’, citata nel suo intervento da Laganà, coscienza che parla di ‘purezza’ dell’atto originario della percezione, senza ‘coinvolgimento’ egoico, dove si impara a guardare, ascoltare, recepire, toccare in azione sterile quanto recepito dai sensi. Il ‘cercatore’ Daniele parla fortemente tra le righe del pensiero ‘pensato’ come annotava un fratello dei ‘tempi andati’, della pratica del pensiero veicolata dal ‘fascista’ Massimo Scaligero, che perfeziona la pratica meditativa nei momenti trascorsi in carcere, dopo aver seguito nelle procedure il discepolo prediletto di Rudolf Steiner, Giovanni Colazza. Viene citato anche il gruppo di Ur, letto e riletto dal Laganà fino a scollegare completamente le pagine (I remember). Parlando del pensiero Laganà in due passaggi consecutivi del suo intervento smentisce se stesso. Gli consiglio di riascoltare quanto detto per rendersi conto della sua discrepanza verbale. Parlare della presenza femminile ritualmente parliamo sempre e comunque di una realtà che garantisce equilibrio nelle pratiche rituali e, in taluni casi limite, può fungere da bersaglio. Faccio un esempio citando chi praticava ‘magia eonica’, prendendo come nota l’aver visto fascicoli dove veniva chiarito di non praticare quanto scritto, e dove veniva chiarita la dovuta presenza rituale femminile. In caso di pratiche eseguite in modo errato la presenza della donna viene colpita, in modo reale, ad esempio, nelle sue capacità ‘procreative’. In pratica la donna risponde ‘in solido’. Daniele cita la cattedrale Notre-Dame de Paris, del suo incendio, che riguarda l’aspetto spirituale del monumento simbolo della città di Parigi, dopo aver chiarito citando Fulcanelli per i suoi aspetti esoterici e decorativi, per quanto riguarda le Cattedrali, arriva nel suo intervento alla funzione del cuore dove si conclude l’esperienza magica evolutiva. Vero e giusto quando parla del ‘calore’ che può avvertirsi debolmente attraverso le esecuzioni meditative, ma interviene sempre e comunque nel conseguimento della conquista iniziatica del mercuriale. Non sono d’accordo con lui quando parla del cuore come punto d’arrivo in procedimenti pratici e non iniziatici. Questo, a mio avviso, si può ottenere solo conquistando il mercuriale e passando dal mercuriale al solare, per giungere in fase conclusiva al ‘cuore’ dove, come era alle origini quando l’uomo non abitava ancora la terra, sangue venoso e sangue arterioso si miscelavano in un unico liquido. Anche quando si parla di ‘calore’, riferendoci a Kremmerz, i risultati reali nel fare ‘zic-zac’ sul corpo del paziente si ottengono esclusivamente raggiungendo il corpo eterico. E’ questo che sancisce una evoluzione pratica raggiunta. Daniele sa di cosa parlo e di chi parlo.
Claudia Pellegrino in questa sua ultima opera di scrittura parla di un viaggio personalmente vissuto attraversando la Via dell’Arcangelo Michele, percorso che parla di venti anni di ricerca intellettuale e fisica, percorsa in campo con l’obiettivo di portare alla luce le prove della vera storia di Yeshua (Gesù) e Maria Maddalena, e della loro discendenza di Sangue Reale. Jeshua è menzionato frequentemente nell’Antico e nel Nuovo Testamento della Bibbia. È ritratto come un profeta, insegnante, operatore di miracoli, salvatore dell’umanità e persino come Dio stesso. Per i cristiani, Jeshua è l’adempimento delle profezie dell’Antico Testamento riguardo alla venuta del Messia che avrebbe redento il popolo di Dio. Jeshua è la forma greca del nome ebraico Joshua o Yeshua, che significa ‘Yahweh è salvezza’. Sangreal è un viaggio che la Papessa attraversa in prima persona, intrecciando due linee temporali diverse, interconnesse tra di loro sincronicamente. Un tuffo nella tradizione misterica, esoterica ed iniziatica, tra passato e presente, alla ricerca della verità del messaggio originario. Maria Maddalena, dal Vangelo apocrifo, è la prostituta e la santa che ricorda: ‘Il pellegrino dimentica a volte di avere gambe per camminare. Dimentica che non è la strada a scorrergli sotto i piedi, ma che è la sua mente a proiettarsi verso l’orizzonte. Chiedete, se avete intenzione di ricevere. Quando la terra ha sete tocca a lei chiamare la pioggia’. Claudia Pellegrino parla e scrive di dottrine che scrutano il linguaggio mistico del simbolo, dedicando la sua vita alla ricerca dei Campi sottili che intercedono con la materia, tentando di dimostrare una connessione tangibile tra scienza ordinaria e tradizione mistica ed esoterica, aprendo le coscienze a una rinnovata visione dell’individuo. Nel 2016 scrive il suo primo libro: “Il Segreto di Sophia. IHS. Atto primo, Inferno” e fonda a Lecce la scuola Ermetica per la ricerca e la sperimentazione “I Segreti di Sophia. Centro alchemico per il benessere e l’evoluzione dell’essere umano”, di cui è direttrice e docente. Sempre nello stesso anno dà vita a La Via Regina, un particolare cammino esoterico itinerante, a sua guida, che si sviluppa per sincronicità sulle nadi della matrice, determinati centri energetici del pianeta che conservano ancora intatta la storia del Segno, il simbolo primo che nasconde il Logos divino. Nel 2017 diviene autrice con una rubrica tutta sua, nominata Alchimia e Esoterismo per la rivista a diffusione nazionale Fenix. Nel 2018 fonda Isha magazine, di cui e’ direttrice e autrice, un mensile online con un particolare format e una redazione tutta al femminile, il cui scopo principale è quello di fare informazione libera su determinate tematiche (tradizione esoterica, arte e cultura, attualità, scienza nuova, mater natura) e mettere in risalto il valore del Sacro Femminino. Nell’estate dello stesso anno, spinta dalla chiamata a recuperare la Verità, percorre la Via Michelita, con l’intenzione di ricostruire l’autentica storia del Cristo e della Maddalena, seguendo le tracce rimaste impresse nei luoghi sacri, documentando un itinerario impervio e mistico di circa 7.000 km (da Gerusalemme a Mont Saint Michel in Francia), cui seguirà pubblicazione e docu-film. Significativa la citazione della Papessa che fa parlare Gesù: ‘Gesù disse loro: ‘Quando farete dei due uno, e quando farete l’interno come l’esterno e l’esterno come l’interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l’uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno’, e si può spostare questo anche a Gesù in terra e Maddalena, che diventerebbero superficie e simbolo. Gesù ricorda anche: ‘Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso. Molte volte, amici, vi ho parlato della scintilla di Dio che brilla nella nostra anima. Una fiammella che Dio stesso ha posto in noi, e che ci accompagna per tutta la vita. Se, lungo il nostro cammino, incroceremo i passi di Gesù, allora la fiammella non resterà più lì a languire, ma si trasformerà in un fuoco dirompente, capace di incendiare la nostra anima e trasmettere il calore anche a quelle di chi ci sta accanto’. Riguardo al Sacro Femminino Claudia parla del superamento dei peccati capitali che rendono l’uomo santo, realtà ben unita ad essere disposto ad essere utile agli altri nel modo più totale e completo, per essere nel senso totale di donazione di se stesso: ‘Donarsi agli altri’, è l’imperativo. Dissento dalla Papessa visto che il raggiungimento del punto finale del procedimento alchemico non è destinato alle sole coppie, ma è possibile raggiungerlo anche singolarmente dal maschio che, in questo modo, conquista ‘La Testa Rossa di Horus’. Riguardo allo psicologo e filosofo Salvatore Rotondo ritengo la sua presenza assolutamente fuori tema e fuori luogo, visto che nel suo intervento parla di altro o, per meglio dire, non so di cosa parli…
Roberto Cristiano