Ha senso continuare con questa autonomia alle Regioni?”. È questa la grande riflessione di Matteo Renzi, che ai microfoni di Radio Capital ha parlato dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus.
“L’emergenza è legata al fatto che il virus è molto contagioso, non per la mortalità. Io non sono il premier ma ci deve essere una catena in cui tutti i giorni il messaggio deve essere chiaro. Su questa parte, alla fine dell’emergenza, dovremo ragionare. Per esempio: ha senso continuare con questa autonomia delle Regioni? Secondo me, ci vuole uno che comandi”, ha dichiarato Renzi aprendo una riflessione interessante. Solo fino a poche settimane fa il governo era alle prese proprio con la richiesta di maggiore autonomia avanzata da diverse Regioni.
Spostandosi sul piano politico, Renzi ha escluso la caduta del governo e la nascita del governissimo paventata nei giorni scorsi da Matteo Salvini. “Niente governissimo, niente caduta di questo governo. E niente cultura del sospetto”. Sui sospetti di un asse con Salvini: “Conosco Fontana da vent’anni, l’ho visto in difficoltà e gli ho mandato quel messaggio. Ma avevo anche telefonato a Conte. Di fronte alle difficoltà, un Paese civile reagisce non sospettando inciuci”.
Nella parte conclusiva della sua intervista, Matteo Renzi ha parlato delle misure economiche necessarie a fronteggiare l’emergenza coronavirus. “Se ci sarà bisogno di altri denari si faccia una strategia degna di questo nome. L’emergenza è molto seria. Dal punto di vista del turismo, c’è una situazione peggiore dell’11 Settembre. La zona rossa economica è tutta Italia. Queste sono crisi a V: si va giù in modo rapido e con la stessa velocità si torna su. Intanto, però, le aziende muoiono. Qui entra in campo il valore dell’Europa, è un altro modo per dare liquidità”.