Il mercato immobiliare è ancora lontano dall’evidenziare una stabile ripresa, nonostante i segnali di risveglio che talvolta arrivano dai dati statistici. Lo confermano i dati sulle compravendite risultanti dagli uffici notarili. Nel primo trimestre le compravendite immobiliari tornano in calo e diminuiscono del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo rileva l’Istat analizzando i dati sulle convenzioni notarili. La flessione interessa tutti i comparti immobiliari, si attesta al -3,5% per quelli ad uso economico ( + 1,6% nel primo trimestre 2014). Il calo registrato, spiega l’istituto di statistica, va letto anche alla luce dell’entrata in vigore ( 1 gennaio 2014) del nuovo più favorevole regime delle imposte di registro ( ipotecaria e catastale), applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari. Tale regime, ha indotto un aumento dei volumi di scambio nel primo trimestre 2014 e un conseguente effetto depressivo nel confronto con il primo trimestre dell’anno in corso. A livello territoriale, la flessione delle compravendite coinvolge tutte le aree del Paese, ma è particolarmente accentuata al centro ( -6,5% ), nelle isole ( -4,9%) e nel Nord-ovest ( -4,1%) . Variazioni positive si registrano al nord – est nel settore dell’abitativo ed accessori ( +0,5%) e al centro ( + 2,8% ) e nelle isole ( +1,6% ), nel comparto economico. Nel settore dell’abitativo ed accessori sono gli archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane a subire la riduzione maggiore ( -4,4% a fronte del -2,7% dei piccoli centri), mentre nel comparto dell’economico la caduta è più significativa nei piccoli centri ( -8,7% contro il -0,4% dei grandi archivi). Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche, mostrano una crescita tendenziale in rallentamento ma comunque pari all’ 8,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Variazioni positive delle convenzioni notarili per mutui si registrano in tutte le ripartizioni geografiche, fra le quali spicca il +15,7% del sud, e il +8,3% degli archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane. In totale, nei primi tre mesi dell’anno sono 135.675 le convenzioni notarili per compravendite, di proprietà di unità immobiliari. Il 93,3% ha riguardato trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (126.541), il 6,2% unità immobiliari ad uso economico (8.371) e lo 0,5% unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (763).
Fabio D’Amora