Nella seconda parte del 2022 le quotazioni immobiliari di Bologna hanno messo a segno un aumento del 5,5, in base all’analisi condotta dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa.
VARIAZIONE DEI PREZZI (II SEMESTRE 2022 rispetto al I SEMESTRE 2022)
BOLOGNA | II SEM 2022 |
Centro | 3,1% |
San Donato-San Vitale | 9,3% |
Bolognina-Corticella | 0,0% |
Borgo Panigale | 2,1% |
Saffi | 1,1% |
Murri-San Mamolo | 10,0% |
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa |
Nelle zone centrali l’aumento è stato del 3,1%: l’offerta è bassa e i tempi di vendita molto veloci. Numerosi gli investitori che cercano immobili da destinare alla casa vacanza e a strutture ricettive turistiche. Chi acquista per poi ristrutturare e rivendere, si trova ora a fronteggiare i nuovi regolamenti comunali che hanno messo un limite ai frazionamenti delle abitazioni e al cambio d’uso dei locali commerciali in residenziale. La zona dell’Università e quella della Stazione sono ambite da chi vuole investire e da chi ha un budget più contenuto: i valori medi si aggirano intorno a 3000 € al mq. Sono più costose le soluzioni presenti in via Marconi e nelle strade limitrofe: da 2000 a 4000 € al mq con punte di 5000 € al mq per le soluzioni signorili e ristrutturate oppure per i piccoli tagli situati in piazza Malpighi, via D’Azeglio, via Galvani, via dell’Indipedenza. La forte presenza di affitti turistici sta determinando una carenza di offerta di immobili in locazione e, infatti, diversi investitori istituzionali stanno procedendo alla costruzione di student housing per rispondere alla elevata domanda di immobili in affitto da parte di studenti.
L’area che ha registrato l’incremento più importante è stata quella di San Donato – San Vitale (+9,3%) in seguito al recupero dei valori dell’area intorno all’Ospedale S. Orsola, via Massarenti e le strade limitrofe. Decisamente elevata la domanda di abitazioni da parte di acquirenti di prima casa e da parte di investitori a cui la zona piace per la presenza dell’Ospedale e delle facoltà universitarie. Vendono solo i proprietari che hanno necessità e di conseguenza l’offerta si è ridotta. Intorno all’Ospedale S. Orsola, la domanda è alimentata prevalentemente da coloro che lavorano nella struttura e dai genitori degli studenti. Nei quartieri di Massarenti e Sant’Orsola un usato da ristrutturare si può acquistare con 2500-3000 € al mq. Anche sulle locazioni la domanda è decisamente elevata e il canone di un bilocale ben arredato si aggira intorno a 800-1000 € al mese.
Crescono del 10% i prezzi nella macroarea di Murri- San Mamolo, in particolare nel quartiere Saragozza a causa di una domanda decisamente vivace ma di un’offerta bassa. Vende solo chi ha necessità di smobilizzare capitale oppure desidera acquistare un immobile più grande. Si contano costruttori che acquistano, ristrutturano e rivendono. Il quartiere ha dalla sua la vicinanza al centro città e al colle della Guardia. L’area più centrale si sviluppa intorno a Porta Saragozza, via XXI Aprile e via Rodolfo Audinot, caratterizzata da palazzi realizzati dagli anni ’30 in poi, alcuni in stile liberty, ma anche da tipologie storiche dell’800 che si trovano nei pressi di Porta Saragozza. Si possono toccare 5000 € al mq per le soluzioni ristrutturate mentre per un buon usato si spende intorno a 3000 € al mq. Verso San Luca i valori si aggirano intorno a 4000 € al mq.
Crescono dell’1,1% i prezzi immobiliari nella macroarea di Saffi ma si segnala in controtendenza il quartiere Santa Viola i cui prezzi sono in leggera diminuzione. Spesso, infatti, i potenziali acquirenti ricorrono al mutuo e, di conseguenza, con l’aumento dei tassi hanno una minore disponibilità di spesa che porta a trattare maggiormente il prezzo. Verso via Emilia, il quartiere offre abitazioni dei primi anni del ‘900, ma conta anche soluzioni costruite alla fine degli anni ’90: i valori dell’usato oscillano mediamente tra 2300 e 2500 € al mq. Non ci sono nuove costruzioni in corso e ad acquistare sono prevalentemente famiglie del posto.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa