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Mercoledì 30 marzo Luca Argentero in esclusiva al Gesualdo di Avellino in “È questa la vita che sognavo da bambino?”

Mercoledì 30 marzo (ore 21) arriva al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino Luca Argentero in “È questa la vita che sognavo da bambino?”, L’appuntamento, in esclusiva per la Campania, è tra gli eventi fuori abbonamento a cura di Anni 60 produzioni nel teatro irpino.

Nello spettacolo, Luca Argentero racconta le storie di tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere intere generazioni: Luisin Malabrocca, il ciclista inventore della Maglia Nera, in cui le persone hanno riconosciuto l’anti-eroe che è nel cuore di ogni italiano; Walter Bonatti, l’alpinista che, dopo aver superato incredibili sfide, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso; Alberto Tomba, l’insolito sciatore bolognese che ha radunato intorno alle sue gare tutta la nazione, incarnando la rinascita italiana degli anni ‘80.

Tre grandi personaggi dalle vite straordinarie che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina raccontati sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto.

Partendo dalla riflessione personale “è questa la vita che sognavo da bambino?” che da il titolo allo spettacolo, il “Doc” più amato della tv italiana ripercorrerà le vite di queste figure di riferimento che lo hanno ispirato. Storie uniche come quella di Luisin Malabrocca, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ‘46, faceva simpatia alla gente da cui riceveva salami, formaggi e olio come regali di solidarietà e, automaticamente, attirò anche l’attenzione di alcuni sponsor, fino a farlo guadagnare di più l’arrivare ultimo che tentare la vittoria. O di Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, quasi sulla cima di una delle montagne più difficili da scalare del mondo, il K2, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso. Eppure, la grande delusione del K2 lo ha spinto ancora più in là a mettersi alla prova in nuove sfide in solitaria, nuove scalate impossibili e infine a viaggiare in tutto il mondo. Tutto ciò per trovare la cosa più importante della vita: se stesso. E poi, Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie e che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”. Uno dei più grandi campioni della storia dello sci che ha radunato intorno alle sue gare tutta la nazione, incarnando la rinascita italiana forse illusoria ma sicuramente spensierata degli anni ‘80.

Tre storie completamente diverse l’una dall’altra, tre personaggi accomunati da una sola caratteristica: essere diventati, ognuno a modo proprio, degli eroi.

“È questa la vita che sognavo da bambino?” è prodotto dalla Stefano Francioni Produzioni; scritto da Gianni Corsi, Luca Argentero ed Edoardo Leo, che ne cura anche la regia; musiche di Davide Cavuti.

I biglietti per lo show sono disponibili in prevendita su www.ticketone.it e nei circuiti di vendita autorizzati. Il Botteghino del Teatro sarà aperto il giorno dello show dalle ore 17 fino a inizio spettacolo. Per accedere allo spettacolo, come da disposizioni governative, è richiesto il Green Pass “Rafforzato”, che potrà essere esibito sia in formato digitale che in formato cartaceo. Si ricorda agli spettatori che è obbligatorio indossare la mascherina FFP2.  Lo show avrà inizio alle ore 21.

Per tutte le info sugli show a cura di Anni 60 produzioni: 089 4688156, www.anni60produzioni.com.

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