Mes, chi l’ha firmato davvero: Monti e Berlusconi replicano a Meloni

L’ex Primo Ministro e Commissario Europeo spiega come è andato l’iter di approvazione del Meccanismo salvastati

Lo scontro politico sul MES non accenna a placarsi. Anzi, con il trascorrere delle ore e dei giorni si aggiungono nuovi capitoli e nuovi protagonisti a quella che potremmo considerare la querelle politica di questo inizio di primavera.

Dopo gli interventi di Matteo Salvini e Giorgia Meloni e la risposta – aspramente criticata – del Premier Conte arriva anche la risposta di Mario Monti. E, in maniera indiretta, anche del Governo Berlusconi IV. L’ex Primo Ministro e Commissario Europeo, in carica dalla fine del 2011 fino alla primavera del 2013, ha voluto dire la sua su chi ha firmato realmente il MES e quale Esecutivo fosse in carica al momento dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. Una versione che conferma tutto sommato quanto affermato dall’attuale Premier Giuseppe Conte. E che viene corroborata anche da un vecchio comunicato stampa del governo Berlusconi IV.

In un editoriale realizzato per il Corriere della Sera, l’ex Premier Monti ha voluto precisare alcuni punti sull’iter legislativo che ha portato all’approvazione del MES in Italia. Come si legge nell’articolo pubblicato dal quotidiano milanese, il MES così come oggi lo conosciamo è stato concepito dalle istituzioni europee a cavallo tra il 2010 e il 2011, quando al governo del Paese c’era Silvio Berlusconi, mentre il Ministro del Tesoro Giulio Tremonti rappresentava l’Italia in sede di Ecofin ed Eurogruppo.

“Quel governo – si legge nell’editoriale pubblicato dal Corriere della Sera – si reggeva sull’alleanza Pdl-Lega. Giorgia Meloni ne faceva parte come ministro per il Pdl, Matteo Salvini era europarlamentare della Lega. La decisione di istituire il Mes fu presa a livello Ecofin il 9-10 maggio 2010″. L’approvazione del Consiglio Europeo, dove l’Italia era rappresentata da Silvio Berlusconi, avviene invece il 25 marzo 2011.

Un’ulteriore conferma sull’iter di approvazione arriva anche da un comunicato stampa divulgato dal Consiglio dei Ministri di allora. Nel corso della riunione venne approvata la “Decisione del Consiglio europeo 2011/199/UE, che modifica l’articolo 136 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea relativamente ad un meccanismo di stabilità (ESM- European Stability Mechanism) nei Paesi la cui moneta è l’euro.

Obiettivo della Decisione è far sì che tutti gli Stati dell’Eurozona possano istituire, se necessario, un meccanismo che renderà possibile affrontare situazioni di rischio per la stabilità finanziaria dell’intera area dell’euro”. Il comunicato stampa riporta la data del 3 agosto 2011.

 

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