Mes e Monti: ‘Governare significa dire la verità’. Prodi, ‘Incredibile opporsi oggi’

Mes, Monti e Prodi allineati, lo strumento serve: incredibile opporsi oggi. Il dibattito sul Mes interessa tutto il mondo della politica e coinvolge anche i vecchi protagonisti, due su tutti Mario Monti e Romano Prodi, entrambi tendenzialmente a favore del Meccanismo e quindi contrari a no incondizionato del governo italiano.

 “Governare, per me, significa dire la verità ai partiti e ai cittadini, anche quando questo significa prendere misure impopolari. Conte, invece, deve muoversi in un contesto nel quale la realtà delle cose è spesso ignorata e i fantasmi creati per sconfiggere i nemici di parte si rivolgono contro chi li ha creati“, ha dichiarato Mario Monti intervenuto ai microfoni de la Repubblica. “Se Conte facesse quello che la coscienza gli detta e lo andasse a spiegare al Parlamento sarebbe la cosa migliore, ma lo ripeto: è difficile che possa farlo proprio per la natura della sua maggioranza, parte della quale si basa su una falsa narrazione, una vera fake history”.

È più o meno della stessa idea Romano Prodi: “Il Mes nasce per la grande crisi del 2012, e quando nascono queste cose sembrano sempre neutrali. Allora fu accettato sostanzialmente da tutti. Ma prevedeva forti forme di controllo su cui anch’io avevo delle perplessità. L’Europa ha tolto tutti i condizionamenti, anche se il nome è rimasto lo stesso, sembra sacro. Però non ci sono condizioni di controllo nei confronti della politica, c’è un tasso di interesse bassissimo, sicuramente meno dell’un per cento. Si dice che quei fondi devono essere usati solo per le spese sanitarie? Perfetto. Usiamo questi soldi per le spese sanitarie e destiniamo quelli che dovevano andare alle spese sanitarie ad altre cose”.

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