Il Tribunale di Gorizia ha condannato gli ex dirigenti dell’Italcantieri Giorgio Tupini, Corrado Antonini, Antonio Zappi, Roberto Schivi e Mario Abbona a un totale di 20 anni e tre mesi di reclusione. Una differenza abissale rispetto alle richieste della Procura della Repubblica (pm Bossi, Collini, Maltomini), che aveva avanzato una richiesta per un totale di 80 anni di reclusione. Purtroppo non ha fatto in tempo a sentire la sentenza di condanna l’imputato Enrico Bocchini, già direttore di stabilimento, che è morto qualche giorno fa a Cesena.
Gli imputati e Fincantieri Spa, in qualità di responsabile civile, tra risarcimenti danno e provvisionali dovranno sborsare oltre un milione di euro, che si aggiungono a quelli già pagati in precedenza.
L’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) continua il suo impegno a Monfalcone come a Castellammare di Stabia, da Genova fino a Palermo, nessuno degli stabilimenti è stato risparmiato dal flagello costituito dall’amianto killer che ha provocato centinaia di morti per mesotelioma, cancro polmonare, alla laringe, alla faringe, al colon, non risparmiando i familiari dei ricorrenti per le tute portate in casa e quindi perfino con casi di cancro alle ovaie delle mogli che, sventurate, lavavano gli abiti dei mariti.
“Questi disgraziati per anni hanno respirato le polveri che gli hanno bucato i polmoni e gli hanno provocato cancro, fibrosi e altre patologie ancora, e la giustizia arriva tardi. Per tanto tempo, tutte le cartelle cliniche e tutte le morti sono rimaste lì, come unici testimoni di un’immane tragedia che finalmente ha trovato il suo epilogo giudiziario mentre ancora Fincantieri rifiuta in primo acchito le richieste di risarcimento dei familiari, così per coloro che nell’ONA sono i familiari di questi lavoratori ormai deceduti, chi per mesotelioma chi per cancro al polmone, chi per asbestosi, mi riferisco a C.G. e F.D. di Palermo e ad A.T. di Castellammare di Stabia, e altri ancora. Un intero cimitero, su cui giace la lapide ideale ‘Nulla ha potuto la forza del mare e le tempeste, tutto le fibre killer dell’amianto’. Quindi l’associazione proseguirà il suo impegno per la giustizia delle vittime. Chiesto un incontro urgente ai Sindaci delle città dove ci sono gli epicentri dell’epidemia di amianto creata da Fincantieri”, sottolinea Ezio Bonanni, Presidente dell’Ona.