Don Michele Delle Foglie, il parroco della chiesa madre di Grumo Appula (Bari) al centro di polemiche per aver invitato la comunità dei fedeli alla celebrazione di una messa in suffragio del pugliese Rocco Sollecito, boss della 'Ndrangheta ucciso nel maggio scorso a Montreal. Il questore di Bari, Carmine Esposito, per motivi di ordine e di sicurezza pubblica, ha disposto che la messa venga celebrata domattina alle 6 in forma strettamente privata. Grumo Appula (Bari), 26 dicembre 2016. ANSA/ ANNAMARIA LOCONSOLE

Messa per boss a Bari. Per il vescovo è un grave scandalo

ROMA. L’ arcivescovo di Bari-Bitonto, Francesco Cacucci, ha evidenziato in una lettera indirizzata a don Michele Delle Foglie, parroco di Grumo Appula (Bari) che aveva invitato i fedeli a partecipare a una messa in suffragio di un boss ucciso in Canada, il grave scandalo suscitato dall’iniziativa, presa peraltro in modo arbitrario e senza consultare l’Ordinario Diocesano. Al sacerdote è stato vietato, anche in ottemperanza di una disposizione della Questura che autorizza solo una cerimonia privata domattina all’alba, di celebrare il rito pubblico alle 18.30, salvo provvedimenti disciplinari. Il vescovo afferma nella lettera di essere stato informato dell’iniziativa di celebrare una S. Messa in suffragio del presunto pregiudicato defunto Rocco Sollecito dal prefetto di Bari. E conferma il divieto, aggiungendo ai motivi di ordine pubblico addotti dalla Questura la necessità di tutelare la dignità della Sacra Celebrazione Eucaristica.

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