‘Firmavo contratti perchè mi fidavo di mio padre e mai pensavo che mi avrebbe ingannato’, dice Leo Messi in tribunale a Barcellona. Messi ha risposto al giudice che lo ha sentito come testimone nel processo per frode fiscale a suo carico, secondo quanto riporta ‘Marca’. Non mi sono mai interessato a questi problemi, quindi non sapevo che stavo infrangendo la legge. Anzichè presentarsi sul dischetto per calciare un penalty, Leo Messi stavolta si è ritrovato in un posto diverso da un’area di rigore: un’aula di tribunale dove anzichè attaccante si è dovuto improvvisare difensore. Di sè stesso, perchè il fuoriclasse argentino, completo blu su camicia bianca e cravatta, e un new look con un’originale barba incolta, è accusato di presunta evasione fiscale e la procura spagnola ha già chiesto per lui 22 mesi e mezzo di reclusione. La ‘pulce’, il padre Jorge, accusato dello stesso reato, e il fratello Rodrigo sono arrivati poco dopo le 10 all’Audiencia Nacional dove due giorni fa si è aperto il processo.
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