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Tornerà nel carcere di massima sicurezza di El Altiplano, Joaquín Guzmán Loera, meglio noto come El Chapo Guzmán, il narcotrafficante messicano arrestato ieri, sei mesi dopo la spettacolare evasione (l’11 luglio scorso) dal Centro Federal de Readaptación Social (Cefereso) Altiplano I attraverso un tunnel lungo 1,5 chilometri che partiva dalla sua cella. Ad annunciarlo la notte scorsa è stato il procuratore generale Arely Gomez, rivelando inoltre che uno dei fattori che ha permesso la localizzazione del capo del cartello di Sinaloa sono stati i contatti che lo stesso El Chapo ha cercato di avviare con produttori ed attori per realizzare un film autobiografico. Guzmán Loera è stato catturato nella mattinata di ieri dalla Marina messicana, nel corso di un’operazione nello stato di Sinaloa, ha reso noto un funzionario citato dalla Cnn. La Marina ha avviato l’operazione per la cattura del narcotrafficante intorno alle 4:30 della mattina a Los Mochis, vicino alla frontiera con lo Stato di Sonora. In un primo momento si è verificato uno scontro a fuoco con un gruppo di persone armate che ha fatto cinque vittime. Un militare è rimasto ferito e sei persone sono state arrestate. Guzmán Loera era rimasto rinchiuso nel carcere di Altiplano 503 giorni dopo essere stato catturato nel corso di un’operazione delle forze federali messicane in un hotel del porto di Mazatlán nel febbraio 2014. Una cattura seguita a 13 anni di latitanza conseguenti ad una prima evasione, dal carcere di Jalisco, nel 2001. La prima volta che venne catturato fu nel 1993 in Guatemala.
