Il matrimonio non deve piacere molto alle coppie messicane. Sono troppe quelle che scoppiano dopo pochi mesi e per i giudici sta diventando un vero calvario. I traumi e i litigi tra gli ex sono tanti e insopportabili e trovare un accordo diventa sempre più difficile. Senza contare i costi economici e sociali che una separazione comporta. La formula per limitare le cause di divorzi e favorire relazioni di coppia più sane e armoniche l’ha trovata la deputata Lizbeth Rosas Montero, del Partito della Rivoluzione democratica (Prd): il matrimonio light e rinnovabile. Nessun impegno immediato, si fa un periodo di prova e sa va bene si convola a nozze altrimenti amici come prima, nel limite delle possibilità. L’idea è bizzarra e già sta facendo balzare dalla sedia i vertici della chiesa cattolica messicana. Le argomentazioni della deputata sono improntate al realismo, dice lei. Il mondo, è il suo ragionamento, è investita dalla precarietà e anche il matrimonio potrebbe vedere realizzata la sua versione light “si pensi ad un contratto d’affitto o di lavoro che può essere rinnovato dopo un primo periodo di rodaggio”. “Due anni di vita di coppia è un tempo minimo che già permette di capire com’è la vita a due”, dice la Montero. Se si rinnova significa che c’è intesa, che le regole della vita insieme sono chiare e che entrambe i coniugi hanno capito quali sono i propri diritti e doveri. Insomma tutto chiaro fin dall’inizio ed entrambi i partner sanno cosa stanno facendo. Tra gli obiettivi che la deputata vuole raggiungere, con questa proposta di legge, è quello di ridurre traumi e spese per la separazione, snellire le procedure amministrative, garantire le modalità di affidamento di eventuali figli, ma soprattutto sfoltire la mole di lavoro che grava sui giudici. Basti pensare infatti che nella sola capitale messicana le separazioni colpiscono quattro coppie su dieci. Tra i supposti vantaggi contenuti nella proposta, una serie di accordi prematrimoniali con i quali si potrà, ad esempio, determinare l’apporto economico di ciascun coniuge per il mantenimento dei figli, o gli alimenti spettanti in caso di separazione. Insomma, si fa chiarezza prima, sanno bene cosa stanno facendo e cosa il futuro gli prospetta come coppia e così si evita di assistere nelle aule di tribunale a zuffe a volte molto imbarazzanti per i giudici. Il divorzio, comunque, non sarà toccato. E proprio in tema di divorzio, il distretto federale di Citta’ del Messico ha introdotto il divorzio express: in solo quattro settimane la pratica “divorzio” viene evasa. Dalla sua entrata in vigore, spiegano le autorità, ne sono stati fatti 60 mila. La formula, oltre a permettere una conclusione rapida, non richiede che sia spiegata la causa per cui marito e moglie si separano. Di recente poi, per il ”divorzio express” hanno fatto la loro comparsa anche portali Internet che offrono il disbrigo di tutte le pratiche online al costo di 12 mila pesos, circa 650 euro. Basterà solo essere presenti il giorno dell’udienza.
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