I carabinieri del Comando provinciale di Messina, nel corso della notte, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Messina su richiesta della procura della Repubblica – Dda di Messina, nei confronti di 26 persone ritenute responsabili – a vario titolo – dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. L’indagine della compagnia Carabinieri di Taormina ha colpito una rete di distribuzione della droga operante nelle località turistiche messinesi di Taormina e Giardini Naxos, nonché in vari centri urbani della vicina valle dell’Alcantara. Fino al lockdown, lo spaccio degli stupefacenti, secondo gli inquirenti, veniva attuato in alcune note discoteche e locali della movida notturna taorminese, sulla base dei consolidati accordi di spartizione delle piazze di spaccio tra i clan mafiosi Brunetto e Cintorrino, attivi nell’area vicina di Giarre, Fiumefreddo e Calatabiano, in provincia di Catania, i quali sono accusati di alimentare e controllare anche il fiorente mercato della droga nelle località turistiche della riviera ionica messinese.
Nel corso delle indagini, sono stati eseguiti numerosi arresti in flagranza e sequestri di droga che hanno documentato il florido mercato riconducibile a due organizzazioni criminali indagate che, secondo gli accertamenti investigativi, si avvalevano di numerosi giovani, tra cui anche minorenni, per lo spaccio di cocaina, hashish e marijuana e ricorrevano all’intimidazione e alla violenza per il recupero dei crediti maturati a seguito della vendita della droga.Alle 11, nei giardini della caserma ‘A. Bonsignore’, sede del Comando interregionale carabinieri Culqualber e del Comando provinciale di Messina, nel rispetto delle norme sul contenimento della pandemia da Covid-19, il procuratore aggiunto di Messina, Rosa Raffa, incontrerà la stampa.